Sir, é uno di poche parole, e anche di pochi gesti in generale.
Lui mi parla con gli occhi.
Solo che talvolta si dimentica di farlo, e allora rimangono le parole, talvolta poche e frammentate con la diretta conseguenza di lasciarmi a disagio e con molta confusione in testa. Molta di più se ho gli ormoni in subbuglio.
Così per situazioni nuove ed importanti la comunicazione poco efficace tra di noi (io mi spazientisco, lo tempesto di domande per capire e sir per questo si sente sotto processo e si finisce per litigare: non è un bel vivere dover sempre lasciar perdere crea lontananza) ha creato un bel casino che solo domenica scorsa è stato possibile chiarire in tutte le sue sfumature.
Grazie amor mio.
Ora che mi hai dato i pezzi di puzzle che mi servivano per avere un buon quadro della situazione, mi sento davvero serena.
Mi rimane solo una dannata invidia che sia capitato per primo a te. E l'invidia parla di complicità, quella che fa di noi A'tuin's Lady ed A'tuin's Sir.
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