Tanto tempo fa, in tempi non sospetti io e Sir, andammo a trovare un comune amico nella sua casa al mare perché di passaggio sulla strada per le nostre vacanze. Era di qualche anno più grande di noi (io e sir siamo coetanei), e ci aveva accolto fin dalla prima volta che ci incontrammo, come uno zio. E come uno zio, era molto dolce, talvolta seducente al telefono o via mail con me. Quando seppe che avremmo fatto le vacanze non molto distante da lui, ci invitò a fermarci una notte da lui. La sua compagna non c'era e mi guardava da bruciarmi la pelle. Lo sentivo e non volevo che smettesse di farlo, perciò iniziai a stare al gioco: niente di plateale, ma se mi stai guardando con insistenza da abbronzarmi pure di notte allora noterai tutto. Il suo sguardo bastava per farmi eccitare: mi ricordo che Sir non dovette fare niente quella sera perchè feci tutto io.
La mattina seguente Sir, dormiva ancora abbastanza lontano per sentire qualsiasi voce, mentre io e il cardiologo eravamo svegli in attesa del caffè. Non mi ricordo cosa ci siamo detti, ma sono certa di aver continuato il gioco lasciato in sospeso la sera precedente e altrettanto fece lui, ma non si limitò più alle parole: mi prese la mano e me la appoggiò sul suo cazzo in piena erezione, e non escludo di aver avuto un fremito al contatto. Ma di certo so che se non avessi avuto paura di perdere Sir, avrei volentieri corrisposto l'interesse: è davvero un peccato sprecare occasioni così desiderate da entrambi i lati.
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