giovedì 20 gennaio 2022

Rimettersi in gioco

La questione del lasciapassare nasce fondamentalmente dal bisogno di sentirmi ancora una donna capace di suscitare interesse in qualcuno al di là dell'essere moglie e madre, al di là del frequentare club scambisti e perchè no, raccogliere una scopata occasionale se se ne presentasse l'occasione. Quindi è imperativo rimettersi in gioco, anche se fosse solo per raccogliere sorrisi e sguardi. 

Dopo la sera al cinema e al cocktail bar ho deciso che devo provarci davvero a rimettermi in gioco.

Ma come? Beh credo che inizierò da cose semplici: gentilezza, voce morbida, sorrisi e sguardi. 

Dopo la serata cinematografica, ho avuto un giorno di "recupero" ( di tanto in tanto mi tocca lavorare nel fine settimana) e sono uscita per farmi una passeggiata e alla ricerca di intimo nuovo: se mi devo rimettere in gioco devo essere anche di nuovo presentabile.  Ho iniziato a guardarmi attorno: esistono anche Boiler maschili e uomini trascurati, ma ce ne sono molti altri che sono semplicemente piacevoli da guardare. Era una bella giornata di sole: mentre mi dirigevo verso la mia meta ho incrociato un uomo, normale, uno di quelli a cui chiedere un informazione sembra la scelta naturale. All'aria aperta senza mascherine ho potuto guardarlo intensamente e sorridergli, ricevendo a mia volta un sorriso.

Durante il sabato lavorativo ho avuto modo di incontrare un "collega" mai visto (nel mio lavoro ho a che fare con aziende esterne il cui contatto con il personale, in genere sempre quei 3 o 4, è quotidiano) con cui ho messo insieme i tre pezzi: sguardo, gentilezza voce morbida. B. è un bel uomo, Occhi azzurri, ben proporzionato, brizzolato: se non mio coetaneo di poco più grande, ma di certo non più giovane di me. Cerco un uomo non un ragazzo. Il motivo è semplice: stanno riaffiorando alla mente tanti ricordi di piccoli incontri fatti di sguardi e di parole e la controparte maschile è sempre stata di qualche anno più anziano. L'unico ricordo che ho di un maschio più giovane di me lo racconto qui:  il trauma permane creando un blocco di cui sono fiera che sia così. Tra l'altro con un coetaneo ho più possibilità che cerchi come me l'occasione, il carpe diem e nulla più. Con il collega B, senza entrare nei dettagli che parlerebbero un po' troppo del lavoro che faccio, si è finito a parlare di scarpe sexy con tacco vertiginoso e suola rossa. Candidamente mi ha detto che sua moglie non li indossa mai perchè ci inciampa. Cosa potevo fare se non guardarlo negli occhi e dirgli che io non ho di questi problemi che potrebbe essere una questione semplicemente "personale"? 

Con il "collega" B. mi sono divertita.

Se ho lasciato un segno non lo so: potrei anche non rivedere più questo "collega" e un po' mi dispiacerebbe perchè le cose belle si guardano sempre volentieri, e poi potrei andare avanti e vedere se suscito interesse.

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