domenica 31 luglio 2022

Ecco come il mio Re desidera rendermi felice

Sir è stato via una settimana: tra poco più di due ore vado a prenderlo in aeroporto. Mentre era via mi ha mandato una chat traboccante di desiderio eros e amore. La chat di per sè è illeggibile: Sir ha tantissimi doni e qualità (i difetti li racconterò un altra volta) ma non ha il dono della scrittura. Ho rielaborato i suoi pensieri rendendoli un appassionato racconto di amore e devozione.

 Sì sono una donna felice e fortunata. 

Mi ci infilerei volentieri sotto le coperte con te, sfiorando le tue gambe, le tue ginocchia i tuoi 
polpacci per poi risalire fino alle cosce, ignorandone la parte interna.
Non voglio fare altro che accarezzarti e sfiorare. Un sospiro sull'interno coscia, per tornare a dedicarmi al ginocchio e all'esterno coscia parti di te che adoro. Una mano su un gluteo, mentre con l'altra ti tengo ferma l'altra gamba. 
Voglio baciarti sulla pancia, cercando di non farti il solletico, e poi più su verso i seni con le mani sul costato verso le ascelle.
Vorrei leccarti tutta.
Le mie mani sulle tue spalle, le mie labbra sul tuo collo. E’ come se mi arrampicassi su di te:  il cazzo incontra il tuo perineo, strusciandosi dolcemente: è lì che ci vuoi fare? Ancora un po’ ed incontra le tue grandi labbra e il tuo clitoride mentre ti bacio: delicato ma voglioso di te. Ti giro a pancia in giù e ti mordicchio il collo da dietro. Metto una mano tra i tuoi capelli: delicato ma fermo, ti giro la testa per baciarti. Tengo la mano tra i tuoi capelli per accarezzarti la schiena con l’altra: ora delicato, ora forte; ora sfiorando, ora graffiando leggermente. Ti giro su un fianco per essere  faccia a faccia e per poterti baciare ora con più passione, mentre le nostre gambe si intrecciano, mentre le mani accarezzano ovunque mentre senti la mia voglia di te ovunque. Scendo a baciare i tuoi seni allontanando dalle tue mani il mio cazzo a malavoglia. Ti bacio, ti lecco, ti succhio senza fare torti a nessun capezzolo: chi non è succhiato è accarezzato. Svanisco sotto la coperta: ti lecco sul fianco  apposta per farti il solletico e, non te l’ho mai detto, ma mi piace. Ti sbaciucchio quell'angolo di pelle tra addome e coscia. Le tue gambe delicatamente si scostano permettendo ai miei baci di spostarsi verso l'interno della coscia sinistra mentre con la mano te l’accarezzo sul retro andando verso il gluteo. Sono vicino così vicino alla tua figa che senti il mio respiro sfiorarla. La mano destra si fa più audace e accarezza l’incavo tra i glutei. Ti giro a pancia in su. Mi sposto lentamente tra le tue gambe aperte così come la tua figa, ma la ignoro dirigendomi verso il ginocchio, mentre le mani sono sui tuoi fianchi e te li strizzano lievemente. Ho una voglia matta di prenderti,  ma mi serve ancora del tempo per farti ammattire e bagnare. I baci scendono mentre le mani passano sulla coscia e ti sfiorano l'ano.  Mi soffermo con i baci tra coscia e ginocchio per dare tempo alle mani di sfiorarti il culo e farsi sentire un pochino. Apri leggermente le chiappe assecondando il mio desiderio. Le mie mani non stanno ferme e qualche dito si fa più diretto: con una mano scosto un po’ un gluteo e con l'altra vado a sfiorare il tuo buco, girandoci intorno, facendo una leggera pressione, ma solo per poco:  torno alle tue gambe, le mie mani sulle tue cosce, sui tuoi stinchi, ma non vado oltre le caviglie perchè so che i piedi non ti piacciono molto come gioco. Risalgo e respirando tra le tue cosce avvicino la bocca alla figa, senza sfiorarla. Le dita tornano al tuo culo. Apri un po’ di più le gambe: un dito preme leggermente sul culo, mentre senti il mio respiro sulle grandi labbra. La tua mano è sulla mia testa per invitarmi ad andare oltre con la figa, ma resisto un po’ per darti poco dopo una leccata larga lenta e pressante dal perineo al clitotoride. Poi una seconda. Ed una terza. La lingua ora si sofferma sul clitoride, lentamente secondo una routine collaudata facendola poi un po’ più intensa. Mentre ti lecco l'indice si spinge delicatamente al tuo interno. Ti lecco e ti penetro. Intanto l'anulare  incomincia a giocare con il tuo buco del culo. Inarchi il bacino per mostrarmelo meglio. Premo la lingua più forte sul clitoride perchè ho voglia di sentirti gemere ed è ora di farti venire, ma con calma.
Le dita e la lingua hanno il loro da fare, ma voglio anch’io un po 'di soddisfazione: abbandono la posizione tra le tue gambe per mettermi di fianco a te e presentarti il mio cazzo voglioso delle tue attenzioni. Non manchi di dargliene, succhiandomi con passione mentre le mie dita viaggiano veloci sopra dentro e fuori di te. Mi bastano pochi colpi della tua bocca: vorrei che continuasse, ma desidero interrompermi per tornare a dedicarmi a te. La mia mano si occupa interamente di te: Anulare e mignolo si occupano del tuo culo, medio ed indice si occupano della tua figa bagnata ed il pollice sostituisce la lingua. Ti lecco, ti mordicchio, premo senza darmi tregua sperando di riuscire a farti urlare. Premo più forte perchè voglio sentirti. E voglio continuare con la lingua e con le dita mentre urli, voglio  sentire le tue contrazioni, voglio leccarti e premere finché non ti rilassi. E solo allora rallentare e leccare delicatamente (molto delicatamente) i tuoi umori per poi abbracciarti e baciarti ed iniziare così a scoparti.



lunedì 25 luglio 2022

Io Sir e l'altro ma ...

 ... a distanza. 
Ecco cosa succede quando le idee vengono a Sir, mentre saluto l'amico T in chat. In questo blog non ci sono mai state immagini di nudo. Purtroppo per questioni di narrazione  certe immagini erano necessarie, ma volendo mantenere aperta la porta alla vostra immginazione, le foto sono state ritoccate da filtri. 

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ATL: ATS ha letto tutta la nostra chat di oggi e si complimenta per il “tuo amico”  E poi ha deciso di fare questo per te:




T_B: Ahaj. Grazie, mi fa arrossire: Mmmm che bella tutta rossa. Fatta ora?

ATL: Sì

T_B: Ringrazialo. Digli che il mio amico si è subito mosso.

ATL: Ora, ti saluto che abbiamo da fare😎

T_B: Ahah. Buon divertimento! Se volete mandare altre foto, apprezzerò

ATL: Mi dice di dirti che sta sorridendo

T_B: Eheh. Sorride perché si sta per divertire?

ATL: No. Sorride per ben altri motivi

T_B: Quali?

ATL: Perché se ti viene duro per un complimento da parte sua gli piace poi immaginare che te lo succhiamo io e lui insieme

T_B: È vizioso ATS. Ma mi è venuto duro per la foto 😜

ATL: Non hai idea di quanto lo sia. E poi potessi avervi entrambi nel letto sarebbe un mio sogno

T_B: Saresti una regina

ATL: Beh, parliamo domani

T_B: Ok ciao

                                                …..circa un minuto dopo……

ATL: Devo continuare a scriverti. Se smetto, ATS mi ha minacciato di fermarsi dal leccarmela

T_B: Allora scrivimi. Non voglio essere responsabile. Raccontami quello che fa.

ATL: Mi sta leccando la punta del clitoride, Ma è molto piccola e difficile da trovare. Lo sta facendo molto lentamente




T_B: Faglielo vedere, Così te la lecca ancora meglio

ATL: L'ho fatto prima ancora che me lo dicessi. Vuoi una foto?




T_B: Bella Certo Mmmm. Vorresti il mio cazzo in bocca mentre ti lecca?

ATL: Quando me la lecca così si rilassa anche l'ano. Sì vorrei il tuo cazzo in bocca, Prenderne più che posso. Mi tremano le gambe

T_B: Bello largo, come ti riempirebbe la bocca…

ATL: … ed anche il culo

T_B: Lo senti bene il mio cazzo?  Sgocciolo: ora lo assaggio per te




ATL: Quanto te la leccherei quella goccia!

T_B: Ti rimarrebbe il filo attaccato alla punta della lingua

ATL: Conosco la sensazione






T_B: Già Ti lasci andare tutta. Come sei eccitante Hai delle labbra belle da ciucciare

ATL: Quali? Inizio con i primi spasmi

T_B: Quelle sotto… Chissà che bella che sei quando godi

ATL: Ora sta giocando con le mani

T_B: Esternamente come piace a te?

ATL: Sì come piace a me

T_B: Che bella mamma mia, Chissà come sei bagnata, Come gli inzuppi le dita. Ti scopava in bocca?
ATL: Ed è anche merito tuo se sono così bagnata. Non me lo prendo solo  io

                                                     



T_B: Oddio come nella descrizione di oggi. Io mio dito avvolto tra le tue labbra: ATS ringrazierà

Piccolo video di T_B che si tocca

ATL: Vai piano che sta arrivando un video per te

T_B: Si sto aspettando, vedo che lo stai inviando 😍. Intanto gioco un po’ con la mia cappella..




ATL: Vorrei le mani di tutti e due sulla mia figa. È arrivato il video?

T_B: Sì: Oddio sei fantastica! Come lo succhi forte, e i gemiti strozzati! Ma è fatto ora?

ATL: Sì in diretta. ATS chiede se hai  delle preferenze

T_B: Guarda come sono bagnato. No ho ho preferenze: Sei tutta nuova per me, Va bene tutto.

ATL: Io vorrei che mi sborrasse sulla pancia perché so che ti piacerebbe farmelo

T_B: Anche sul viso mi piacerebbe, se ti va.

ATL: Sì mi piace ma non si riesce entrambi

T_B: Ok, Allora pancia, voglio la sborra sui peli rossi. Ma voglio vedere ancora il pompino: Mi fa impazzire.

ATL: Allora farò anche il pompino che sa di me

                        
T_B: Siii !!! Come godi! Fantastica! Mi piace pensare che stasera sei più eccitata perché fate i video per me

ATL: È anche una prima volta e sono solo all'inizio

T_B: 😍  Si vero: La new entry. Sei Bellissima Come lo ciucci.

ATS: Quindi dove devo venire? Peli o viso?

T_B: Si, vieni, Non resisto più! Però se ATL  vuole scopare ancora, falla scopare. Viso, se riesci.

                       



ATL: Lei è venuta: Ora tocca a me

T_B: Come gode ATL!  Che estasi! Non vedo l’ora che arrivi il prossimo video

Piccolo video di ATL e ATS: ATS viene e foto di ATL scopata di fianco

ATL: Vi odio. Orca miseria mi è finita per lo più sui capelli! devo lavarmeli ora! avete approfittato della mia distrazione!

T_B: Ahaha: L’hai fatto per me 😍. 👏🏻👏🏻👏🏻. Siete dei Grandi, complimenti.  Sì ho visto un paio di schizzi niente male. Ora hai il viso pulito, te la sei leccata tutta?

ATL: No, non ho una lingua così lunga

T_B: Intendevo raccogliendola col dito 🙃

ATL: No. Freddo non mi piace. Ora dormo che domani alle 5.30 suona la sveglia

T_B: Viziosa. Certo, Il meritato riposo. Buonanotte e grazie ☺️☺️


sabato 23 luglio 2022

Era solo questione di tempo...

 .... sapevo che prima o poi sarebbe accaduto.

n°2 ci ha colto in flagranza di re... no scopata.

Ha bussato, ma non abbiamo sentito.

n°1 rideva sguaiatamente. 

Attenderemo il loro turno, sotto questo tetto e allora ci vendicheremo.

martedì 19 luglio 2022

Ritorno nei club

 Dopo un po' di racconti in terza persona con la fantasia minima di cambiare i nomi, eccomi parlare in prima persona di vissuto, con poco sesso, meno eros, ma sempre in argomento. Dopo quasi tre anni, settimana più settimana meno, siamo tornati in un club. L'ultima volta è stata nell'estate del 2019, complice il campo scout, poi la pandemia ha fatto tutto quanto il resto. Quella fu anche l'ultima volta che andammo nel nostro club preferito che, sempre a causa della pandemia, ha dovuto rivalutarsi da club per coppie ad albergo per adulti, ma Frank il massaggiatore lavora sempre là: mi chiedo se a richiesta fa ancora quei bei massaggi intravaginali che mi hanno fatto sognare....
Venerdì siamo andati in un club, uno che avevamo già visitato e che non ci era piaciuto, ma tra la scelta quello e scopare liberi e felici o stare a casa cercando di fare meno rumore possibile perchè n°1 e n°2 sono nella stanza accanto si addormentano sempre più tardi e si lamentano perchè siamo rumorosi ( ci hanno obbligato a cambiare letto), abbiamo preferito il club. Quindi un po' controvoglia abbiamo accettato di andare lì e piacevole sorpresa ha cambiato gestione (cosa intuibile dal cambio del nome) tra l'altro 5 anni fa (cosa abbiamo scoperto ieri sera) ci siamo trovati bene: il posto è davvero super pulito, più della precedente gestione. C'era poca gente, alcune coppie solitarie come noi, e un paio di gruppi che si conoscevano. I gruppi hanno fatto scambio, i solitari no. E' una cosa che avevamo già notato. Spesso le coppie solitarie sono lì per la prima volta: alcuni li riconosci perchè sono intimoriti, mal vestiti o per lo meno la loro idea di "vestito sexy" è molto vicina all'idea di vestito utilizzabile tutti i giorni e gironzolano cercando un posto appartato per scopare.  Poi ci sono quelle coppie che le guardi e ti viene il sospetto che siano amanti: lei in genere è messa giù da combattimento ed ha un bel po' di anni in meno di lui che in genere fa la coda da pavone perchè ha una tizia giovane accanto, ma con una panza che te la raccomando. Nelle dinamiche di club, li riconosci quelli che si conoscono da un po' e non vogliono fare nuove conoscenze, quelli che sanno guardarsi in giro e scegliere, i novellini, e quelli che vanno al club perchè di andare in albergo non gli va. Spesso la maggior parte delle persone le trovi al bar o in discoteca, gente che scopa non la trovi sempre, e ti viene da chiedere se hanno pagato solo per bere analcolici e mangiare seminudi. Nei club è anche facile vedere le dinamiche di una coppia, tipo l'idea di venirci è di uno solo e l'altro ha accettato "per sport";  capita che spesso siano gli uomini ad avere questo desiderio e la donna segua. Così capita che se l'uomo prova a comandare la donna s'incazza abbestia e lo vedi, questo soprattutto nelle coppie giovani. Nei novellini un po' più maturi d'età se l'uomo comanda vedi una donna sottomessa sessualmente poco appetibile che lo segue come un cagnolino al guinzaglio e non è sottomessa del tipo BDSM in cui è un gioco di intesa e la sottomessa (o il sottomesso) non lo è davvero, ma recita un ruolo perchè vuole farlo, ma è sottomessa perchè non ha la forza di dire " no" ad una situayione che non le piace. A tal proposito preferisco quelle che sembrano sul punto di mollare una pizza in faccia al loro compagno ed andarsene. In queste coppie anche lui non sa come muoversi e si sente nella posizione di dover condurre ma non sa assolutamente cosa fare.

Noi siamo diversi: siamo solitari perchè non abbiamo mai creato un giro di amicizie, non siamo capo e segretaria, non siamo novellini (e anche quando lo siamo stati non eravamo di certo timidi). Io vado avanti io così Sir mi guarda per tutto il tempo il culo sui tacchi 10. Casualmente finiamo a giocare con coppie che si muovono nello stesso modo. Purtroppo però a questo giro, forse perchè c'erano poche persone, mi sono resa conto che ho delle fantasie e non posso realizzarle in un club per coppie se non si tratta di una serata per coppie bi sex o bi curiose.

Venerdì sera hanno fatto la serata a tema beach party: dress code, Costume da bagno o nudi.

Io mi sono presentata solo in pareo legato in modo tale che ad ogni passo mi si vedesse una tetta e uno scorcio di bernarda, e dietro le curve del culo. Inutile dire che mi sentivo molto più sexy di chiunque altra là dentro. Anche in confronto a chi portasse le autoreggenti, o negligè di pizzo. I vestitini a fiori o i parei indossati sopra un costume esattamente come se si fosse in spiaggia non avevano partita.
Io do libero sfogo al mio essere sessuale e sensuale in questi locali. E dò davvero libero sfogo: mi è venuto mal di gola. Ho potuto essere liberamente rumorosa ed urlare quando sono venuta ed è liberatorio. Non squirto, (o se posso, non sono ancora riuscita a farlo)  ma se godo lo sanno tutti.






domenica 17 luglio 2022

quando dico che per conquistarmi....

 .... devi scoparmi il cervello....


per ora ci sono riusciti, Alex, Viaggiatore, Sergrillo e Tinto.


venerdì 15 luglio 2022

Quella sera a casa di Milù

 Prefazione.
 Questo racconto non è tutto mio, è stato letteralmente scritto a 4 mani via mail con un altro scrittore di racconti erotici, TintoB che ho incontrato qui dopo aver letto il suo racconto " scusi è occupato?" Con il suo consenso, pubblico questo racconto in parte biografico e in parte fantasia.


Alessia aveva conosciuto Tiziano a casa di Milù un locale di altri tempi gestito da Milù, meravigliosa esponente della beat generation fatta di arte musica e poesia. Il giovedì era la sera dedicata all'eros: chiunque poteva andare nel suo locale ed esprimere artisticamente il suo sentire. Così fece Tiziano: salì sul palco e lesse il suo racconto. Parlava di un uomo ed una donna conosciuti via chat che si ritrovano a scopare nel camerino di un grande magazzino. Finita lettura prima dei ringraziamenti, Tiziano invitò chiunque volesse a raggiungerlo al suo tavolo per esprimere il proprio parere. Il locale di Milù era bello anche per questo: permetteva non solo alle persone di conoscersi ma anche alle anime di toccarsi. Alessia non si fece scrupoli: Finì il suo bicchiere e lo raggiunse. 

“Ciao mi chiamo Alessia, Mi è piaciuto il tuo racconto. mi è piaciuto il ritmo della narrazione, come descrivi le situazioni dipingendo belle immagini chiare.”
“Grazie ,sono molto curioso di sapere cosa pensano le persone.”
“Posso chiederti se il tuo racconto è solo fantasia o c'è del biografico?”
 
Ordinarono qualcosa da bere: presero entrambi un mojito ma Alessia scelse la versione analcolica: dopo una figura di merda clamorosa a causa di un long island ice tea aveva deciso che era il caso di chiudere con l’alcol almeno per un po’.  
 
“E’ una fantasia a cui penso da tempo e che vorrei provare. Di autobiografico ci sono alcune scene raccontate, descrivendole come le ho vissute in situazioni passate. In ogni racconto che scrivo c’è un mix di fantasia e di vissuto. Posso farti una domanda io?”
“ Certamente”
“Ho sempre il dubbio che il punto di vista delle scene di sesso sia troppo maschile che ne pensi?”
 “Beh il racconto lo hai scritto tu e da quello che vedo sei un uomo, perciò il punto di vista è maschile, ci sta: dopotutto è il tuo racconto. Quello che trovo talvolta un po' ridotto nei racconti erotici in generale, è la descrizione della masturbazione femminile in cui sembra tutto ridursi ad un riprodurre con le dita la penetrazione, ma per esperienza so che c'è molto di più. Purtroppo quando la vivo mi perdo nel piacere e non riesco a riconoscere ciò che mi viene fatto, a meno che non si tratti di un semplice avanti e indietro del dito come se fosse un cazzo, e personalmente talvolta mi lascia indifferente, a seconda dell'eccitazione, perciò sto cercando un racconto che si dilunghi nella descrizione della masturbazione femminile in minuziosi dettagli.”
 
Alessia non aveva alcun problema a parlare di sé e della sua sessualità come Tiziano se ne rese ben presto conto con effetti vistosi ma nascosti dal tavolino frapposto tra di loro.
 
“Sì è vero ho notato anch’io che l’argomento non è poi tanto descritto. Nella pratica a me piace giocare molto esternamente, sfregando sul clitoride e facendo movimenti circolari. Ma come dici tu, a volte anche io sono preso dalla foga momento e non mi soffermo a capire cosa sto facendo, mi faccio guidare dalle sensazioni che mi trasmette lei, se cambio un ritmo o se cambio un movimento, vedo le sue reazioni e decido se continuare in quel modo”
 
Nemmeno Tiziano si faceva molti problemi a parlare del suo vissuto. Arrivarono i drink al momento giusto per prendere una pausa e pensare alla prossima domanda.
 
"E dimmi ti ha fatto eccitare?”
“Sì, mi ha fatto eccitare e di questo te ne ringrazio”
“Beh questo è il miglior complimento per me!”
“Per la verità anche il solo essere qui a parlare con te mi sta eccitando: sento la passera e il culo fremere”
“Quale parte ti ha eccitato e coinvolto di più?”
“Per la verità è stato un coinvolgimento progressivo, ma quello che mi coinvolge di più ora è la tua arte manuale sulle donne: è il genere che piace a me, quello che mi fa venire velocemente o mi tira scema dal piacere. Mi sta venendo una voglia matta delle tue mani su di me. Dappertutto. Ho una confessione assurda da farti: non mi dispiacerebbe aiutarti nel realizzare quella fantasia”
“Davvero?”
“Davvero.”
“Beh ora tutti i grandi magazzini sono chiusi, ci incontriamo domani?”
“Vorrei, ma domani mattina ho un volo per Milano molto presto e staró via una settimana, anzi forse è il caso che io vada”
“Allora non ci rimane altro da fare che scambiarci i numeri e tenersi in contatto”

Alessia finì il suo Virgin Mojito, si alzó e Tiziano fece altrettanto. Nonostante la sfacciataggine di voler condividere una sveltina in un camerino, l’imbarazzo ebbe il sopravvento e anziché concedersi un abbraccio traboccante di lussuria e desiderio lo fecero  come due vecchi amici.

Mentre era in taxi, alessia pensava a quanto fosse stata sciocca a non spalmarsi nemmeno un po’ su Tiziano: tanto era già eccitata, le grandi labbra erano gonfie il clitoride duro e sentiva quella meravigliosa sensazione di languido in mezzo alle gambe che ad ogni passo che avrebbe fatto le avrebbe dato dei brividi. Il tragitto verso casa era lungo, cosí non si fece scrupolo del tassista e si infiló la mano nei leggins. Alessia come tante si depilava, ma aveva mantenuto un ciuffo decorativo lontano dalle  grandi labbra e dal clitoride perchè lei al suo orgoglio di essere rossa naturale non avrebbe mai rinunciato giacché con l'età i capelli le erano diventati piú scuri e molti la scambiavano per castana se non era in pieno sole. Era così eccitata che anche il ciuffo decorativo era umido. Sorrise, era da tanto che non si sentiva così carica. Scivoló un po’ sul sedile quanto le potesse permettere la cintura di sicurezza, abbassando anche i leggins al di sotto del ginocchio per poter aprire le gambe. Non ebbe bisogno di dischiudere le grandi labbra. era cosí eccitata da sembrare un frutto maturo aperto a mostrare il suo interno. Iniziò a giocherellare col clitoride, immaginando che fossero le mani di Tiziano. “ Nella pratica a me piace giocare molto esternamente, sfregando sul clitoride e facendo movimenti circolari” le aveva detto e così lei fece: movimenti circolari che contemplavano sia il piccolo bottone carnoso che il resto della sua figa. Ad ogni giro sentiva il culo contrarsi: Tiziano la prendeva davvero di testa per farle un effetto del genere, e prenderla di testa era l’unico modo per farla godere appieno. Con l’altra mano si prese un seno cercando il capezzolo per stimolarlo nonostante reggiseno e maglietta. Era davvero su di giri: smise di fare piccoli circoli ed iniziò a stropicciare il clitoride con piú foga spingendo il dito nella vagina. Inarcó la schiena e si morse il labbro per soffocare un gemito un po’ piú intenso, e poi venne trattenendo il piú possibile respiri e gemiti per non turbare il tassista. 
Mancavano ancora un paio di traverse prima di arrivare a casa. Si sistemó e si chiese se il tassista si fosse accorto di qualcosa. Non lo seppe mai: pagó la corsa con una mancia ed entrò in casa. 
 

mercoledì 13 luglio 2022

Ritorno a casa 6/6

In quella posizione Elle e Laurent erano un “uno” senza discontinuità, senza dover proferir parola, solo respiri e sguardi. Laurent stava per venire, allontanò Elle e riprese a fare la sua magia di mano alternando stimolazioni profonde del punto G a movimenti di vario genere sul glande clitorideo. Elle venne di un orgasmo potente che la fece contorcere e sussultare sul letto. Laurent non voleva lasciarla andare, voleva vedere se la sua donna, la sua regina puttana fosse anche lei in grado di squirtare ma la stimolazione era arrivata al punto che da piacere era ormai fastidio: strinse le gambe così forte che Laurent dovette soffocare il dolore della stretta alla mano. Elle giaceva morbida, soddisfatta appagata abbracciata a Laurent che si vedeva già nella condizione di doversi soddisfare da solo. Non passò nemmeno un minuto che Elle tirò a sé Laurent aprendogli le gambe, baciandolo, invitandolo ad andare avanti perché sapevano entrambi che piaceva ad entrambi. Laurent entrò in una figa calda bagnata e stretta: che lo fece trasalire. Iniziò a scoparla con dolcezza  e ad ogni spinta Elle corrispondeva con sospiri sempre più profondi più intensi come se ci fosse dietro l’angolo un secondo orgasmo. Laurent aumentò il ritmo sempre più incalzante, stringendosi ad Elle venne dandole colpi sempre più forti al limite tra il piacere ed il dolore. Elle godeva di testa di quella sensazione. Laurent stanco come doveva essere si sdraiò accanto ad Elle, ed intanto le toccava la figa per sentirla grondante dei suoi umori e del suo sperma.

lunedì 11 luglio 2022

Ritorno a casa 5/6

 La magia di Laurent avrebbe avuto un lungo percorso, perché aveva altro in mente. Elle ansimava già da un po' che Laurent decise di baciarla e metterglielo dentro, senza troppe cerimonie. Elle rimase senza fiato e si strinse a Laurent. Lo cinse con le gambe e strinse le ginocchia sul suo torace. Il gioco si faceva intenso. Laurent uscì, le pose il cazzo davanti alla bocca e lei lo succhió insaporito del suo umore. Dopo la giró sul fianco e riprese a scoparsela. Elle amava quella posizione: sentiva il cazzo di Laurent stimolarle punti che in altre posizioni non era possibile. Ma per tanto che era eccitante per Elle quella posizione, lo era anche per Laurent se non si più, e i loro tempi non combaciavano mai. L'eccitazione di Elle cresceva e Laurent era costretto a prendersi delle pause per non venire troppo presto. Laurent la voleva oltre al corpo voleva di nuovo la sua anima: si sedette sul letto e fece sedere Elle su di sé penetrandola abbracciandola baciandola. Non è una cosa da amanti, da scappatella quella posizione: è un'unione profonda. Erano anni che Laurent non la prendeva più così. Elle ebbe un ulteriore conferma che Laurent l’amava ancora: per troppo tempo aveva vissuto nel tormento che non l'amasse più con tutte le conseguenze. Sebbene Elle sostenesse che si può fare sesso senza amore, l'amore era il sale del sesso. 

sabato 9 luglio 2022

Ritorno a casa 4/6

 Elle voleva che durasse a lungo. Voleva che Laurent facesse prima la sua magia, così, per la contrazione post orgasmica la figa sarebbe stata piü stretta, la scopata piü appagante per entrambi. E lei voleva sentirlo tutto dentro di sé fino all’ultima goccia. Non fece in tempo ad allontanarsi che lo fece Laurent per lei. 
"Non vorrai farmi venire subito?"
"No amore, voglio che tu mi scopi come non hai mai fatto prima e che tu venga dentro di me fino all'ultima goccia. Chi sono io?"
"Ti scoperò come mai fatto prima perché devo rimarcare il mio territorio e tu sei la mia Regina puttana"
 Ad Elle piaceva che la chiamasse così. Non avrebbe mai permesso a nessun altro di chiamarla così e non avrebbe mai tollerato che Laurent lo dicesse a qualcun altra. Mentre le diceva questo aveva incominciato a strusciarle il cazzo sulla figa premendo quel poco che serviva a dire "sono qui". Ad Elle bastava inarcare di poco il bacino per trasformare quello strusciare in una penetrazione e Laurent lo sapeva. Iniziava così una battaglia amorosa fatta di tranelli di bacino e schivate di cazzo, che si sarebbe comunque conclusa con una scivolata senza controllo del cazzo dentro Elle. Ma non ora non adesso. Laurent si spostò abbastanza lontano dalle mani di Elle, ma non troppo per essere scomodo per lavorarla di mano. Era il momento della magia di Laurent: Elle doveva solo preoccuparsi di fargli capire come stava procedendo e di mettersi un cuscino sulla faccia se fosse stata troppo rumorosa: il vicino aveva già salutato Laurent per un paio di mattine con un sorriso molto complice innaoerto contrasto con il viso più cupo del solito della moglie. Laurent per queste situazioni si imbarazzava nemmeno fosse un educanda, Elle ci vedeva la complicità maschile e l'ammirazione come fiori da puntarsi all'occhiello.

giovedì 7 luglio 2022

Ritorno a casa 3/6

 Laurent si affacciò alla camera da letto e vide Elle morbidamente adagiata.

“ C’è da rimarcare il territorio” gli disse, battendo la mano sul letto in segno di avvicinarsi e lasciandolo vagamente incredulo di fronte alla notizia.
“raccontami” le disse Laurent, ed Elle fece un riassunto veloce dei fatti. A Laurent venne duro, la tirò a sè ed iniziò a baciarla impetuosamente, slacciando il negligè.
Elle non vedeva l’ora di essere di nuovo tra le braccia di Laurent: Oltre vent’anni di vita insieme, con alti e bassi ma la conoscenza e la complicità che c’era tra di loro era il sale che rendeva tutto migliore.
Elle non fece le solite resistenze. Dall’incontro con Paul aveva imparato qualcosa: aveva imparato che il lasciar scorrere, poteva essere meglio della perfezione che ricercava da sempre e a cui non ci si è mai avvicinata. Laurent incominciò a stropicciarle una tetta, mentre succhiava l’altra. Elle affondò le mani nei suoi capelli mentre sorrideva per il piacere e la familiarità dei gesti. Le loro gambe si incrociavano e Elle strusciava la coscia all'interno di quella di Laurent, istigandolo a farsi più vicino. Laurent non si fece pregare  e appoggiò il suo cazzo tra la figa e la coscia di Elle, muovendosi appena.
“ Ti confesso che sono un po’ geloso, ma è un bene: se non lo fossi vorrebbe dire che non mi importa più nulla di te”.  le disse Laurent. Era un altro modo per dirle che nonostante tutto la amava ancora. Elle sorrise e lo baciò. Amavano baciarsi impetuosamente, ma Elle amava ancora di più quando Laurent la baciava sofficemente e lentamente: quei baci a Elle facevano venire i brividi lungo la schiena, le cambiavano il respiro e la facevano bagnare. Ma non c’era la pazienza: Laurent bruciava per l’astinenza e per il desiderio di possederla di nuovo, di “ rimarcare il territorio” il suo territorio. Le si buttò tra le gambe dandole una sola leccata decisa dal perineo al clitoride facendola sospirare. Sorrise, le appoggiò la mano di piatto, muovendola in circolo in modo quasi impercettibile ad occhio nudo ma abbastanza per stimolare anche i corpi laterali del clitoride. “ allora cosa devo fare a questa passerina?” “ fai la tua magia” che significava un lavoraccio lento e di pazienza, perchè fare venire Elle non era la cosa più semplice del mondo: Laurent lo sapeva, Paul non lo aveva capito. Laurent si girò mise la testa tra le gambe di Elle e le mise il cazzo in faccia: i lavori impegnativi richiedevano un dazio. Elle iniziò a succhiare ciò che ben conosceva. C’era una sorta di rituale nel modo in cui spompinava Laurent e sapeva quando interromperlo o variarlo a seconda di quello che voleva ottenere e quando lo volesse.

martedì 5 luglio 2022

Ritorno a casa 2/6

Passò la notte, e poi venne a prenderla il taxi per portarla in aeroporto: si trattava di una manciata d'ore che la separavano da Laurent l’uomo che amava e che l’amava. L’uomo a cui non avrebbe nascosto nulla. 
Laurent era lì appena fuori dall'uscita passeggeri. Si era reso presentabile, e ad Elle la cosa piacque parecchio: quando Laurent decideva di curarsi un po’ del suo aspetto, diventava davvero affascinante. Anche Sybille l’australiana vedendolo in foto lo aveva trovato un bell’uomo, e sì che in quella foto Laurent non era al suo meglio. Il viaggio verso casa fu breve e riempito di racconti subacquei. “ti odio hai visto il Martello prima di me” “e anche la manta nella stessa immersione e in quella successiva” “se avessi visto anche qualcos’altro mi sarei presentato con le carte del divorzio pronte per fartele firmare in aeroporto” disse Laurent scherzando. Piccole invidie tra subacquei.
Arrivati a casa Laurent le disse: “penso io alle tue borse, tu vai a farti una doccia”
Elle si tuffò sotto il getto d’acqua, si asciugò e si mise quella bella vestaglietta nera con le Magnolie e si distese di traverso sul letto fatto di fresco, giusto in tempo per sentire Laurent salire le scale.


domenica 3 luglio 2022

Ritorno a casa racconto a puntate 1/6

 Credevate che mi sarei accontenta di un solo racconto, vero? ed invece no, ne ho scritto un altro e lo pubblico a puntate perché si sa l'estate è lunga. Godete-velo.


Quando Elle aveva immaginato la sua prima scappatella aveva sempre considerato la cosa come un “deve nascere e finire in un arco di tempo limitato”. Di fatto con Paul fu così: durò poco meno di una settimana, il tempo di un liveaboard, ma non aveva fatto i conti con il piano emotivo. Affezionata? Innamorata? No, ma avrebbe voluto godersi un addio come si deve un’ultima scopata che magari riparasse a tutti i suoi orgasmi mancati. Invece Paul era sbarcato prima di tutti gli altri, togliendole quell'opportunità e lasciandola con qualcosa in sospeso che per come stavano le cose, sarebbe rimasto così per sempre. 
“Ho un altro numero che uso per le chat erotiche” le disse poco prima di sbarcare. Elle sapeva che non stava tornando a casa ma la sua compagna lo aveva raggiunto per delle vacanze extra. Se il numero esistesse davvero, e se Paul avesse avuto voglia di continuare a sentirla, Elle l’avrebbe potuto scoprire solo in futuro. Aveva calcolato bene la parte pratica: scopa, divertiti e ricorda che è a tempo determinato, ma non aveva affatto calcolato la parte emotiva: qualcosa si era smosso dentro e non era solo la frustrazione per gli orgasmi mancati. Avrebbe voluto godere ancora di quella compagnia di quella tensione erotica. Era come se avessero tagliato la canna dell’acqua senza chiudere il rubinetto prima. Passò così gli ultimi 2 giorni che la separavano dal ritorno a casa e dalle braccia di suo marito Laurent, combattendo con quella sensazione di non voler rinunciare per nulla a Paul pur sapendo che andava fatto. Per non sentirsi sola del tutto decise di unirsi al gruppo dei greci: magari ci scappava un "passaggio" con Vangelis, ma fu una vana speranza. Vangelis e suo fratello Aristoteles si rintanarono nella camera dell’albergo dispersi nei cellulari, Maria e Costa si godevano le ultime ore insieme prima di tornare alla loro vita di coppia separata dal lavoro, e il gruppetto dei giovani aveva deciso di spassarsela all’acqua park sugli scivoli, cosa che a Elle non piaceva un granchè. Elle decise di fare le uniche due cose che l’avrebbero fatta stare meglio: leggere spamparanzata sotto un ombrellone e affogare i suoi pensieri nuotando. Tutto filò liscio fino a che non fu da sola in camera, con quella mega doccia con panca che sembrava fatta apposta per scoparci e il letto queen size fatto apposta per continuare ciò che era iniziato sotto la doccia.
Si accontentò di masturbarsi. 
La sua figa era tornata al suo solito: ripiegata su se stessa, sonnolenta: l’effetto di Paul di lasciarle la figa dilatata ed accogliente era già svanito. Si masturbò ripensando alle mani di Paul, ai suoi baci, agli infiniti e ripetuti 69, al suo cazzo e ai suoi tentativi di scoparsela senza preservativo. E sentiva un vuoto.

venerdì 1 luglio 2022

Paul 11/11

 Quella fu l’ultima volta che Paul passò dalla cabina di Elle per scoparsela. Nonostante altri inviti, Paul “ si era addormentato” senza raggiungerla. Davvero stanco o semplicemente si era stancato di lei? Elle questo non ebbe modo di saperlo. Sapeva solo che voleva godere con quell'uomo, di quel cazzo, di quelle mani, ma rimase a “bocca asciutta”.

L'ultima volta che Paul entrò con lei nella sua cabina fu poco prima che sbarcasse: la prese tra le braccia, la baciò poi le infilò le mani nei pantaloni prima allargandole le grandi labbra per sfiorarle il clitoride, poi palpandole il culo.

“magari ci incontreremo di nuovo, forse in un club”.

Qualche minuto dopo lo vide sul pontile allontanarsi dalla barca, e sentì mancarle qualcosa, tutti gli orgasmi che meritava e non aveva avuto.