domenica 3 luglio 2022

Ritorno a casa racconto a puntate 1/6

 Credevate che mi sarei accontenta di un solo racconto, vero? ed invece no, ne ho scritto un altro e lo pubblico a puntate perché si sa l'estate è lunga. Godete-velo.


Quando Elle aveva immaginato la sua prima scappatella aveva sempre considerato la cosa come un “deve nascere e finire in un arco di tempo limitato”. Di fatto con Paul fu così: durò poco meno di una settimana, il tempo di un liveaboard, ma non aveva fatto i conti con il piano emotivo. Affezionata? Innamorata? No, ma avrebbe voluto godersi un addio come si deve un’ultima scopata che magari riparasse a tutti i suoi orgasmi mancati. Invece Paul era sbarcato prima di tutti gli altri, togliendole quell'opportunità e lasciandola con qualcosa in sospeso che per come stavano le cose, sarebbe rimasto così per sempre. 
“Ho un altro numero che uso per le chat erotiche” le disse poco prima di sbarcare. Elle sapeva che non stava tornando a casa ma la sua compagna lo aveva raggiunto per delle vacanze extra. Se il numero esistesse davvero, e se Paul avesse avuto voglia di continuare a sentirla, Elle l’avrebbe potuto scoprire solo in futuro. Aveva calcolato bene la parte pratica: scopa, divertiti e ricorda che è a tempo determinato, ma non aveva affatto calcolato la parte emotiva: qualcosa si era smosso dentro e non era solo la frustrazione per gli orgasmi mancati. Avrebbe voluto godere ancora di quella compagnia di quella tensione erotica. Era come se avessero tagliato la canna dell’acqua senza chiudere il rubinetto prima. Passò così gli ultimi 2 giorni che la separavano dal ritorno a casa e dalle braccia di suo marito Laurent, combattendo con quella sensazione di non voler rinunciare per nulla a Paul pur sapendo che andava fatto. Per non sentirsi sola del tutto decise di unirsi al gruppo dei greci: magari ci scappava un "passaggio" con Vangelis, ma fu una vana speranza. Vangelis e suo fratello Aristoteles si rintanarono nella camera dell’albergo dispersi nei cellulari, Maria e Costa si godevano le ultime ore insieme prima di tornare alla loro vita di coppia separata dal lavoro, e il gruppetto dei giovani aveva deciso di spassarsela all’acqua park sugli scivoli, cosa che a Elle non piaceva un granchè. Elle decise di fare le uniche due cose che l’avrebbero fatta stare meglio: leggere spamparanzata sotto un ombrellone e affogare i suoi pensieri nuotando. Tutto filò liscio fino a che non fu da sola in camera, con quella mega doccia con panca che sembrava fatta apposta per scoparci e il letto queen size fatto apposta per continuare ciò che era iniziato sotto la doccia.
Si accontentò di masturbarsi. 
La sua figa era tornata al suo solito: ripiegata su se stessa, sonnolenta: l’effetto di Paul di lasciarle la figa dilatata ed accogliente era già svanito. Si masturbò ripensando alle mani di Paul, ai suoi baci, agli infiniti e ripetuti 69, al suo cazzo e ai suoi tentativi di scoparsela senza preservativo. E sentiva un vuoto.

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