domenica 31 luglio 2022

Ecco come il mio Re desidera rendermi felice

Sir è stato via una settimana: tra poco più di due ore vado a prenderlo in aeroporto. Mentre era via mi ha mandato una chat traboccante di desiderio eros e amore. La chat di per sè è illeggibile: Sir ha tantissimi doni e qualità (i difetti li racconterò un altra volta) ma non ha il dono della scrittura. Ho rielaborato i suoi pensieri rendendoli un appassionato racconto di amore e devozione.

 Sì sono una donna felice e fortunata. 

Mi ci infilerei volentieri sotto le coperte con te, sfiorando le tue gambe, le tue ginocchia i tuoi 
polpacci per poi risalire fino alle cosce, ignorandone la parte interna.
Non voglio fare altro che accarezzarti e sfiorare. Un sospiro sull'interno coscia, per tornare a dedicarmi al ginocchio e all'esterno coscia parti di te che adoro. Una mano su un gluteo, mentre con l'altra ti tengo ferma l'altra gamba. 
Voglio baciarti sulla pancia, cercando di non farti il solletico, e poi più su verso i seni con le mani sul costato verso le ascelle.
Vorrei leccarti tutta.
Le mie mani sulle tue spalle, le mie labbra sul tuo collo. E’ come se mi arrampicassi su di te:  il cazzo incontra il tuo perineo, strusciandosi dolcemente: è lì che ci vuoi fare? Ancora un po’ ed incontra le tue grandi labbra e il tuo clitoride mentre ti bacio: delicato ma voglioso di te. Ti giro a pancia in giù e ti mordicchio il collo da dietro. Metto una mano tra i tuoi capelli: delicato ma fermo, ti giro la testa per baciarti. Tengo la mano tra i tuoi capelli per accarezzarti la schiena con l’altra: ora delicato, ora forte; ora sfiorando, ora graffiando leggermente. Ti giro su un fianco per essere  faccia a faccia e per poterti baciare ora con più passione, mentre le nostre gambe si intrecciano, mentre le mani accarezzano ovunque mentre senti la mia voglia di te ovunque. Scendo a baciare i tuoi seni allontanando dalle tue mani il mio cazzo a malavoglia. Ti bacio, ti lecco, ti succhio senza fare torti a nessun capezzolo: chi non è succhiato è accarezzato. Svanisco sotto la coperta: ti lecco sul fianco  apposta per farti il solletico e, non te l’ho mai detto, ma mi piace. Ti sbaciucchio quell'angolo di pelle tra addome e coscia. Le tue gambe delicatamente si scostano permettendo ai miei baci di spostarsi verso l'interno della coscia sinistra mentre con la mano te l’accarezzo sul retro andando verso il gluteo. Sono vicino così vicino alla tua figa che senti il mio respiro sfiorarla. La mano destra si fa più audace e accarezza l’incavo tra i glutei. Ti giro a pancia in su. Mi sposto lentamente tra le tue gambe aperte così come la tua figa, ma la ignoro dirigendomi verso il ginocchio, mentre le mani sono sui tuoi fianchi e te li strizzano lievemente. Ho una voglia matta di prenderti,  ma mi serve ancora del tempo per farti ammattire e bagnare. I baci scendono mentre le mani passano sulla coscia e ti sfiorano l'ano.  Mi soffermo con i baci tra coscia e ginocchio per dare tempo alle mani di sfiorarti il culo e farsi sentire un pochino. Apri leggermente le chiappe assecondando il mio desiderio. Le mie mani non stanno ferme e qualche dito si fa più diretto: con una mano scosto un po’ un gluteo e con l'altra vado a sfiorare il tuo buco, girandoci intorno, facendo una leggera pressione, ma solo per poco:  torno alle tue gambe, le mie mani sulle tue cosce, sui tuoi stinchi, ma non vado oltre le caviglie perchè so che i piedi non ti piacciono molto come gioco. Risalgo e respirando tra le tue cosce avvicino la bocca alla figa, senza sfiorarla. Le dita tornano al tuo culo. Apri un po’ di più le gambe: un dito preme leggermente sul culo, mentre senti il mio respiro sulle grandi labbra. La tua mano è sulla mia testa per invitarmi ad andare oltre con la figa, ma resisto un po’ per darti poco dopo una leccata larga lenta e pressante dal perineo al clitotoride. Poi una seconda. Ed una terza. La lingua ora si sofferma sul clitoride, lentamente secondo una routine collaudata facendola poi un po’ più intensa. Mentre ti lecco l'indice si spinge delicatamente al tuo interno. Ti lecco e ti penetro. Intanto l'anulare  incomincia a giocare con il tuo buco del culo. Inarchi il bacino per mostrarmelo meglio. Premo la lingua più forte sul clitoride perchè ho voglia di sentirti gemere ed è ora di farti venire, ma con calma.
Le dita e la lingua hanno il loro da fare, ma voglio anch’io un po 'di soddisfazione: abbandono la posizione tra le tue gambe per mettermi di fianco a te e presentarti il mio cazzo voglioso delle tue attenzioni. Non manchi di dargliene, succhiandomi con passione mentre le mie dita viaggiano veloci sopra dentro e fuori di te. Mi bastano pochi colpi della tua bocca: vorrei che continuasse, ma desidero interrompermi per tornare a dedicarmi a te. La mia mano si occupa interamente di te: Anulare e mignolo si occupano del tuo culo, medio ed indice si occupano della tua figa bagnata ed il pollice sostituisce la lingua. Ti lecco, ti mordicchio, premo senza darmi tregua sperando di riuscire a farti urlare. Premo più forte perchè voglio sentirti. E voglio continuare con la lingua e con le dita mentre urli, voglio  sentire le tue contrazioni, voglio leccarti e premere finché non ti rilassi. E solo allora rallentare e leccare delicatamente (molto delicatamente) i tuoi umori per poi abbracciarti e baciarti ed iniziare così a scoparti.



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