Passò la notte, e poi venne a prenderla il taxi per portarla in aeroporto: si trattava di una manciata d'ore che la separavano da Laurent l’uomo che amava e che l’amava. L’uomo a cui non avrebbe nascosto nulla.
Laurent era lì appena fuori dall'uscita passeggeri. Si era reso presentabile, e ad Elle la cosa piacque parecchio: quando Laurent decideva di curarsi un po’ del suo aspetto, diventava davvero affascinante. Anche Sybille l’australiana vedendolo in foto lo aveva trovato un bell’uomo, e sì che in quella foto Laurent non era al suo meglio. Il viaggio verso casa fu breve e riempito di racconti subacquei. “ti odio hai visto il Martello prima di me” “e anche la manta nella stessa immersione e in quella successiva” “se avessi visto anche qualcos’altro mi sarei presentato con le carte del divorzio pronte per fartele firmare in aeroporto” disse Laurent scherzando. Piccole invidie tra subacquei.
Arrivati a casa Laurent le disse: “penso io alle tue borse, tu vai a farti una doccia”
Elle si tuffò sotto il getto d’acqua, si asciugò e si mise quella bella vestaglietta nera con le Magnolie e si distese di traverso sul letto fatto di fresco, giusto in tempo per sentire Laurent salire le scale.
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