Laurent si affacciò alla camera da letto e vide Elle morbidamente adagiata.
“ C’è da rimarcare il territorio” gli disse, battendo la mano sul letto in segno di avvicinarsi e lasciandolo vagamente incredulo di fronte alla notizia.
“raccontami” le disse Laurent, ed Elle fece un riassunto veloce dei fatti. A Laurent venne duro, la tirò a sè ed iniziò a baciarla impetuosamente, slacciando il negligè.
Elle non vedeva l’ora di essere di nuovo tra le braccia di Laurent: Oltre vent’anni di vita insieme, con alti e bassi ma la conoscenza e la complicità che c’era tra di loro era il sale che rendeva tutto migliore.
Elle non fece le solite resistenze. Dall’incontro con Paul aveva imparato qualcosa: aveva imparato che il lasciar scorrere, poteva essere meglio della perfezione che ricercava da sempre e a cui non ci si è mai avvicinata. Laurent incominciò a stropicciarle una tetta, mentre succhiava l’altra. Elle affondò le mani nei suoi capelli mentre sorrideva per il piacere e la familiarità dei gesti. Le loro gambe si incrociavano e Elle strusciava la coscia all'interno di quella di Laurent, istigandolo a farsi più vicino. Laurent non si fece pregare e appoggiò il suo cazzo tra la figa e la coscia di Elle, muovendosi appena.
“ Ti confesso che sono un po’ geloso, ma è un bene: se non lo fossi vorrebbe dire che non mi importa più nulla di te”. le disse Laurent. Era un altro modo per dirle che nonostante tutto la amava ancora. Elle sorrise e lo baciò. Amavano baciarsi impetuosamente, ma Elle amava ancora di più quando Laurent la baciava sofficemente e lentamente: quei baci a Elle facevano venire i brividi lungo la schiena, le cambiavano il respiro e la facevano bagnare. Ma non c’era la pazienza: Laurent bruciava per l’astinenza e per il desiderio di possederla di nuovo, di “ rimarcare il territorio” il suo territorio. Le si buttò tra le gambe dandole una sola leccata decisa dal perineo al clitoride facendola sospirare. Sorrise, le appoggiò la mano di piatto, muovendola in circolo in modo quasi impercettibile ad occhio nudo ma abbastanza per stimolare anche i corpi laterali del clitoride. “ allora cosa devo fare a questa passerina?” “ fai la tua magia” che significava un lavoraccio lento e di pazienza, perchè fare venire Elle non era la cosa più semplice del mondo: Laurent lo sapeva, Paul non lo aveva capito. Laurent si girò mise la testa tra le gambe di Elle e le mise il cazzo in faccia: i lavori impegnativi richiedevano un dazio. Elle iniziò a succhiare ciò che ben conosceva. C’era una sorta di rituale nel modo in cui spompinava Laurent e sapeva quando interromperlo o variarlo a seconda di quello che voleva ottenere e quando lo volesse.
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