lunedì 26 dicembre 2011

Il risveglio dal Letargo

Mentre in questa stagione gli animali che veramente vanno in letargo ci vanno o lo sono già, io mi risveglio sotto l'influsso degli ormoni dell'ultima tratta.
Ed ho fame.
No non sto esaurendo Sir, perché i miei appetiti sono effimeri come le ondate ormonali che mi prendono. E spesso arrivano in momenti della giornata in cui è difficile soddisfarli.
Allora sogno. Sogno quello che vorrei fare e farmi fare, fingendo di non essere come sono in questo momento, perché oltre alla mancanza di agilità, rimane sempre quell'istinto di protezione verso ciò che sto per portare a termine.
Sogno così di poter avere quel bel giocattolo che ho vi ho mostrato 2 post fa.
Sogno di usarlo, scopandomi la mia amica bisex, che non vedo più da una vita e che non so se ha ancora interesse.
Sogno di farmici scopare da quel giocattolo davanti o dietro, indifferente, tanto sogno di sentirmi penetrata in entrambi i buchi contemporaneamente e perché no magari facendo pure un pompino, cosa che per ora posso soddisfare con 2 giocattoli e con Sir, ma che in queste fantasie c'è il forte desiderio ansimante che siano caldi e vivi.
Sogno di sentire più mani su di me che mi accarezzano e toccano dovunque, di bocche che mi bacino e mi facciano solo desiderare di volerne di più.
Sogno di poter succhiare tette e clitoridi, di strusciarmi su un altro corpo morbido e armonioso qual'è quello di una donna.
Sogno una scopata clandestina con un uomo che non sia Sir, semplice banale e tradizionale, ma qualcosa che abbia quel " diverso".
Sogno una scopata solo con una donna che è una cosa divinamente dolce.

E poi mi scontro con la realtà, ippopotamesca attuale, e con il fatto che molti di questi sogni sebbene realizzabili, non sono dietro l'angolo, per tanti motivi.

Ops! mi sono lasciata un po' andare? Scusate è l'effetto degli ormoni, poi ritornerò ad essere la solita.

Si spera.

mercoledì 21 dicembre 2011

domenica 18 dicembre 2011

giovedì 15 dicembre 2011

Scuola di sesso

Nonostante la dichiarata letargia (di cui dovrei fare un post a parte) che assoluta non è, a certi affari ci penso, e girovagando per il web trovo questa notizia:

http://www.donnesulweb.it/sesso/apre-la-prima-scuola-al-mondo-di-sessovideo.html

Wow apre una scuola di sesso.
Al mondo non si nasce imparati, questo lo si sa, e una scuola di sesso, perchè no, potrebbe fare bene a moltissime persone, e perchè no anche a me.
Metto anche me (e buttiamoci anche Sir nel calderone) perchè di sesso se ne parlotta, non se ne parla semmai se ne sparla, se ne fa non si sa come, ma non ci si confronta, e nei peggiori (per loro) casi si rimane imbrigliati ad usi e costumi castranti dettati da canoni educativi di origine ecclesiastica e/o machistici da bar.
Ma non credo che quest'ultimo caso sia per i frequentatori di questo blog (vecchi e nuovi)

Prima che cada in dissertazioni pallose, rubando quel clima giocoso che mi è sempre piaciuto dare a questo blog, butto lì una domanda sperando di ottenere un po' di risposte: cosa insegnereste voi nel corso base, e cosa pensate di dover approfondire personalmente per voi stessi in una scuola del genere?

Vi va di aprirvi?

Incomincio io.
Mi rivolgerei fondamentalmente alle donne, anche se alcuni uomini necessiterebbero la stessa raccomandazione. Sentitevi libere, anzi no, siate libere dai pregiudizi, libere di sentire il vostro corpo, libere di chiedere e donare piacere, libere di rifiutare quello che in un determinato momento non vi va.
Cosa vorrei approfondire? in questo momento non saprei, sballottata dall'ormone impazzito che a volte mi fa desiderare d'essere al centro di un ammucchiata e a volte mi fa vedere con raccapriccio anche il più affettuoso e casto dei baci. Mi perdonate se non mi esprimo ora?

lunedì 12 dicembre 2011

Sono onorata...

...di avere come primo "membro"tra i lettori fissi Viaggiatore Immaginario.

giovedì 8 dicembre 2011

Finalmente...

...casa.



No, scusate, volevo dire, letto.

La brevissima esperienza con iobloggo è stata disastrosa, soprattutto per la gestione di quelle 4 foto che ho.
Qui, su blogspot, avvalendomi dell'account gmail che ho, ho potuto creare un album picasa dove poter caricare e postare comodissimamente tutto.
E soprattutto ho potuto giocare col template quel tanto per non avere "lenzuola" dozzinali, e soprattutto nere, ma potermi adagiare in un bel blu, come quello su cui sono adagiata nel mio avatar.
Lascio la possibilità di commentare per tutti: quelli che posso chiamare amici, mi conoscono abbastanza da sapere come comportarsi, e quelli che arriveranno, possono leggere quelle poche righe, giusto per sapere che pur parlando di sesso, non si deve, qui, venir meno a cordialità e buona educazione.


Ed ora mi adagio un po', e si spera a breve, la migrazione dei vecchi post.

venerdì 7 ottobre 2011

Largamente Viva

I paragoni con balene, ippopotami, mongolfiere si sprecano col passare dei mesi.

Ebbene sì: sono largamente viva!

La fase letargica, del blog, persisterà, ma quella puramente "pratica", come avevo già anticipato nel post precedente, ha solo rallentato un po' i ritmi, ma c'è. Non per una questione di "imgombri" non per una questione di dolori, ma per la stanchezza. Insomma la cosa più di..lettevole che mi viene in mente quando vedo il letto (sappiamo bene che non è l'unico luogo adatto per certi affari ;) ) è dormire.
Però in questa fase di sesso bradipesco ho scoperto una cosa deliziosa, a  cui prima non davo tanta importanza: la lingerie.
Cioè, anche prima davo importanza alla lingerie, ma addosso mi ci rimaneva per meno di una manciata di minuti, (se non di meno, insomma la pelle è sempre pelle) mentre ora, con i ritmi decisamente diversi che ci sono, un pizzo, un tulle, o una coulotte con il fiocco dietro come quella della collezione autunno 2011 di intimissimi (cercatevela!) danno un qualcosa in più.

Trovate che sia un post pudico?
Non avete tutti i torti, ma è un semplice modo per dire che penso a tutti voi che avete letto (prima della fase letagica) questo blog e che di tanto in tanto mi scrivete per chiedermi come sto, e per dirvi che sto bene, esattamente largamente viva.

lunedì 27 giugno 2011

Chiuso per Letargo

Sebbene la stagione non sia proprio quella del letargo, gli affari di...lettevoli chiudono per letargo, o forse rallentano parecchio il loro ritmo.
Accade una cosa tanto semplice quanto bella, con conseguenze un po' "nefaste" per il blog e per il povero A'Tuinn's Sir.
Accade che ad occuparsi di affari di..lettevoli talvolta capita (magari anche perchè ce la si va coscienziosamente a cercare) che tali affari portino alla più naturale delle conclusioni, con alterazioni ormonali tali che, a me (non parlo per le altre donne perchè il luogo comune vuole che quando si sia incinte si sia più assatanate), inducono in uno stato di letargia erotico-sessuale, senza contare gli innumerevoli disturbi e fastidi che di certo non ti aiutano a sviluppare un desiderio di sana scopata.
Quindi A'Tuinn's Lady si ritira per un po'.
Certo potrà scrivere A'tuinn's Sir, ma non contateci troppo: non è uno di molte parole. Di fatto lui preferisce esprimersi con altre arti, come la fotografia. Potrete apprezzare qualcosa sul suo blog, la macchina iconografica. Anzi visto che l'ho costretto in una sorta di astinenza forzata (per quanto mi possa adoprare in altre arti consolatorie, pare che non siano palliativi sufficienti) vi chiedo di visitare il suo blog e magari se vi va, lasciargli qualche commento.

Dal canto mio se avrò voglia e desiderio di raccontare qualcosa, non mancherò di passare di qua, ma certamente non sarà più aggiornato con una periodicità fissa. Una cosa è certa: non parlerò dell'eros in gravidanza. Perdonatemi ma oltre a trovarlo una cosa estremamente personale, trovo anche che possa essere offensivo. Offensivo per altre donne che hanno vissuto o vivono la gravidanza, offensivo per chi desidererebbe vivere questo momento e non ci riesce, offensivo per chi lo ritiene un momento di sacra intimità femminile.

Una cosa però si può dire: sesso in gravidanza se ne può fare, a meno che non ci siano controindicazioni di carattere medico. E' bello, perchè lo è; ed è utile perchè comunque fa stare bene tutti e tre ed è utile a maggior ragione allo scadere del termine per stimolare il parto.

Un abbraccio a tutti coloro che hanno letto fino ad oggi e che mi hanno scritto. Passerò di tanto in tanto dall'account, anche per sincerarmi che splinder non voglia chiudere il mio blog di tante chiacchiere erotiche e nessuna immagine che possa suscitare indigniazione.  

giovedì 16 giugno 2011

SMBD

L'argomento l'ho toccato in modo scherzoso nel precedente post, ma la mia conoscenza del mondo del smbd è limitatissima: sto destrutturando la mia visione per luoghi comuni (appartenente a molti) a vantaggio della comprensione del perchè uomini e donne desiderano sentirsi Master/Mistress o Shiavi/e.
Questo lo sto realizzando molto lentamente, grazie ad alcuni master, che compresa la mia posizione neutrale, si sono resi disponibili a parlarmi di questo mondo, decisamente difficile da accettare per quello che si vede: persone incatenate o legate come salami, impedite nelle espressioni fino ad esere usate come materassi per battipanni o puntaspilli.

E sono venuti a galla aspetti insospettabili.

Stando a quello che si vede, l'idea che ci si fa è di un prepotente che sottomette un debole, tuttavia dietro a tutto ciò c'è ben altro. Una reciproca consapevolezza dei ruoli che si stanno assumendo e che non possono venire smentiti, nonchè una fortissima complicità. Mi è stato spiegato che è lo schiavo o schiava che chiede al master o alla mistress di essere il suo o la sua, e che al Master o Mistress rimane da accettare o rifiutare.

Poi viene quello che vedo io in questi master, quelli che mi parlano del mondo smbd. Vedo degli uomini solidi bilanciati, che sanno qual'è il loro posto a seconda della situazione. Sanno essere master e sanno essere uomini, persone, vedo degli uomini con cui potrei uscire tranquillamente e sapere che non faranno nulla che io non desideri. Non mi tratteranno come una schiava, perchè non lo sono, e non si prenderanno alcuna libertà ( beh magari quella di essere cavalieri ed offrimi il caffè) perchè conoscono il rispetto altrui. 

Poi ci sono gli altri "master" che hanno tutti una caratteristica in comune: a loro non importa se a te interessi essere una schiava o no, loro si comportano come se tutto fosse loro dovuto, e se, come donna, ti fai valere dicendo un secco " no", anche per una domanda banale tipo: " come ti chiami?"  se ne vanno stizziti infangandoti dicendo che tu non sei degna di loro.  

Allora diciamo una cosa importante.

Cari "questi altri" master,

Voi venite qui nel blog di una che si firma A'Tuin's Lady, ignorandone il significato (va detto anche che non ho mai spiegato il significato del mio nick) che non è ne mistress ne slave e pretendete che io risponda alle vostre domande come se fossi davanti ad un pubblico ufficiale.
Voi non avete capito che non tutte le donne, sono ai vostri piedi, che quelle che lo sono ve lo hanno concesso, e non voglio prendere in considerazione l'idea che ve lo siete presi questo diritto, vorrebbe dire aver leso una persona in chissà quali maniere.
Ma soprattutto non avete capito, che a venire da me in modo pretenzioso si ricevono solo porte in faccia. E se è questo ciò che cercate, non è detto che abbia voglia  di concedervelo. Perchè dopo tutto non si può solo ricevere "Sì" come risposta.

domenica 12 giugno 2011

Cercasi schiavo....

... che voglia mettermi lo smalto sulle unghie dei piedi.

A'Tuin's Sir, purtroppo, tra le sue numerose doti, non è affatto abile con tutto ciò che è arte grafica, eccezion fatta per la fotografia.

giovedì 9 giugno 2011

E se Lavorassi...

... per loro?

hanno delle cose deliziose, guardate qui:






Ed anche altro, ma tanto!

Avevo pensato anche a fare lo stesso lavoro che fa la protagonista del film "volere volare".
Lo avete presente?
No?
In questa commedia un po', tanto, assurda, la protagonista fa un lavoro "particolare": soddisfa desideri altrui. Potremmo definirla una simil-prostituta, ma di sesso non ne fa.
Ci sono gli architetti, che la osservano mentre fa la doccia bevendo un caffè; c'è il tizio che vuole fotocopiarle le chiappe; il cuoco che le cosparge il corpo di cibo; il tassista-stuntman che vuole il cliente da terrorizzare, e lei fa tutte queste cose a pagamento.
L'idea non sarebbe male, ma di pazzi in giro ce ne sono fin troppi, e forse forse non ne vale la pena, quindi evviva il tuppersex!

Che ne dite potrei avere successo? la percentuale non è niente male.

Chi vuole essere il primo cliente?

lunedì 30 maggio 2011

Ci sono...


...dei curiosi che hanno richiesto di poter vedere me ed Sir.
Abbiamo deciso di accontentarvi, con una bella foto sul blog, bella in chiaro.



E con questo vi auguriamo Buone Vacanze, anche se siamo noi ad andarci!

venerdì 27 maggio 2011

Non si finisce mai d'imparare...

in special modo quando si parla di sesso, giacchè nessuno t'insegna niente. A scuola, a parte dirti che se scopi puoi rimanere incinta e/o contrarre malattie sessualmente trasmissibili e che per questo l'unica via è il preservativo (se non l'astensione), ma non ti insegnano nemmeno a metterlo. A casa figuriamoci! E' un grande passo avanti se ormai i bambini sanno che non vengono trovati sotto ad un cavolo o portati da una cicogna. Perciò ti rimangono le chiacchiere, spesso inventate, di amici (all'epoca dell'adolescenza) o la letteratura partendo da Cioè e la sua copertina adesiva staccabile, o i manualetti di starbene, per approdare poi a Miele di Manara ed ai racconti erotici francesi di fine ottocento.
Una scuola scarsa direi, per una materia chenon solo è molto vasta e che per cui la fantasia talvolta non basta, ma che necessita di molta attenzione, pazienza e delicatezza.Per quanto possa insegnare un libro, da solo non basta: l'esperienza tramandata nella pratica fa novanta.

E così un giorno, un utente di splinder, dopo aver letto un mio post, mi chiede se non ho mai provato lo squirting.

Io: "Squirting? che è? si mangia?"
Utente: "No Lady, è l'eiaculazione femminile"
Io: " Ah e usare l'italiano, no? Comunque no, non mi pare proprio di averlo mai provato"

E qui giungo al punto. Non si possono conoscere cose nuove se nessuno te le spiega o te ne svela l'esistenza, ed essere maestri improvvisati talvolta può essere più dannoso che altro, come più o meno mi accadde alle prime esperienze sessuali, quando il compagno di banco del mio allora fidanzatino, gli spiegò che per farmi venire doveva farmi male. Passarono 2 anni cambiai fidanzatino ed ebbi il mio primo orgasmo esperienza che ricordo vividamente tutt'ora a 20 anni di distanza. Senza la necessità di farmi male. 

Ne chiacchierai un po' con l'utente in questione, che chiamerò mister S (squirting),  e devo ammettere che purtroppo le sue descrizioni erano piuttosto lacunose, lasciate troppo alla libera interpretazione.  Decise quindi  di regalarmi il racconto della sua prima volta. Lui ebbe una maestra.

Alla scoperta dello "squirting": racconto di mister S.

"Qualche anno fa incontrai ad una festa, una bellissima ragazza, affascinante, sia d'aspetto che di parola.  La festa continuò privatamente a casa sua  dove potemmo dare libero sfogo alla reciproci desideri. Iniziato nel più tradizionale dei modi, a letto, mi condusse poco dopo sul tavolo della cucina. Ci si sdraiò, appoggiando i piedi su una sedia ciascuno e protendento il bacino verso di me in piedi tra le sue gambe. 
Mi disse: "Non spingerlo in fondo, muoviti piano dentro di me puntando verso l'alto. Non entrare per più di 3-5 cm: è li che provo il massimo del piacere"
Così feci e dopo un po'  fui inondato da uno spruzzo di un liquido caldo, abbonandante, forte ed intenso, come le sue reazioni  ad ogni episodio seguente: ogni volta il suo corpo tremava, il suo respiro diventava affannoso, le sue grida sempre più intense. Era la prima eiaculazione femminile ( o squirting) a cui prendevo parte.
 "Come avviene?" le chiesi.
"Trova il muscolo che si colloca intorno alla parte dell'uretra all'interno della vagina. Premi e rilascia i muscoli. -E' piacevole e in questo modo posso addirittura arrivare fino all'orgasmo. Quindi massaggiami la parte dell'uretra nella mia vagina con due-tre dita. Spingi forte, ed aspetta che mi arrivi lo stimolo di fare la pipì: significa che sono pronta ad eiaculare."
"E' pipi?"
"No, non lo è.  Adesso piazza un altro dito appena sotto alla parte dell'uretra che si trova esternamente, e comincia a masturbarlo come fai con il clitoride. Facendo questo te ne accorgerai che i due dotti quello all'interno e all'esterno della mia vagina sono pieni. Ho altri dotti all'interno che stanno spingendo. Infine continua a masturbarmi, e quando sarò vicina all'orgasmo spingerò  fuori la parte della uretra come se volessi fare la pipi. Il liquido uscirà come un spruzzo, un getto. Se poi al posto delle dita usi il tuo pene, come hai fatto, beh, non immagini cosa provo, ma lo hai visto, lo hai sentito."




martedì 24 maggio 2011

Cerco Lavoro


Si sa non mi piace parlare della mia vita privata, ma sono pur sempre una persona anche se qui, di me, ne mostro solo una sfaccettatura.
A fine settembre saprò se continuerò a fare il lavoro che sto facendo ora, ma per come stanno andando le cose non la vedo molto rosea. Anzi per niente.
Come me, tante altre persone, soprattutto donne, cercano un lavoro.
 Già soprattutto donne, perchè nonostante la tanto declamata "parità" dei sessi, ce se ne ricorda SOLO quando devono metterti in croce perchè sei rimasta incinta o sei mamma e ti sbattono in faccia che non puoi prenderti dei permessi per stare con tuo figlio influenzato. Quindi le donne si sacrificano subito nell'economia italiana perchè "tanto possono sempre fare le casalinghe". Già: peccato che fare la casalinga, per quanto nobile sia, non porta soldi in casa.
Possibilità di rientrare nello stesso campo non ce ne sono molte, a meno di lavorare a gratis a tempo indeterminato sperando in un assunzione a compensi infimi.

Quindi cerco lavoro.

Idee? Suggerimenti? Proposte?

 

mercoledì 18 maggio 2011

A Volte...

.... ci si dimentica di piccole parentesi.

Di Lucia ne abbiamo parlato in un solo post, l'unico che A'Tuin's Sir abbia scritto col vecchio nick name.
Mentre "chattavo" ( cioè avevo uno scambio elettronico-epistolare) con L. mi sono ricordata che tra i vari incontri con Lucia ce ne fu uno che coinvolse anche Dario, un amico comune.
Inutile dire che l'esperienza fu bene o male gradita a tutti. Complice anche la conoscenza di lunga data tra noi quattro.
Dario fu il primo in assoluto a dirmi che avevo un bel culo, e si che eravamo solo amici! Nemmeno trombamici!
Comunque ci ritrovammo, forse non troppo per caso, in quattro nel letto.
C'è bisogno di specificare che eravamo pure nudi?
I giochi partono sempre da me e Lucia: l'affinità saffica è forte, anche se ad onor del vero non mi piace molto il suo sapore, e poi si tirano sempre dentro gli uomini.
Posso dire con quasi assoluta certezza che fosse una cosa nuova per tutti e quattro: se è vero che con Lucia non era la prima volta, è altrettanto vero che era la prima volta che ci fosse un secondo uomo.
Sir, di questa esperienza ha un ricordo molto nitido che si coccola di tanto in tanto quando vuole sentirsi ulteriormente eccitato: l'avermi vista fare un pompino a Dario.
Io di quell'esperienza ricordo due cose: la diversità di pene e l'imbarazzo di Dario, che un po' per la situazione istantanea, un po' per i turbamenti suoi del periodo, di essere " virile" non ce la faceva proprio.
Ma non mi sono fatta di certo fermare da questo attimo di smarrimento!
Assolutamente no, ed ho continuato a giocare con questo pisello, che sembrava sconsolato, e che di sentirsi "pieno di felicità" non ne aveva assolutamente voglia.
Però era deliziosamente morbido in bocca.
E facilissimo, per questo da rigirare, succhiare, leccare....
Non mi sono arresa e Dario ha avuto il suo epilogo, nonstante la sua "indisposizione". :)

Non mi era mai capitato di assistere all'eiaculazione di un pene non turgido.

Quello che mi rimane tutt'ora impresso, è che mi ringraziò, mi disse che l'avevo guarito da un periodo in cui sul suo personale fronte sessuale, tutto sembrava fortemente in letargo.

domenica 15 maggio 2011

Fantasie, Realtà e Desideri

Mi è capitato, che più di un utente splinder mi chiedesse se tutto ciò che io e A'Tuinn's Sir scriviamo sia reale.
Così mi sono presa la briga di rileggere il mio blog ( cosa abbastanza veloce, mi bastano i titoli per ricordare cosa c'è nel post ) per scoprire che un paio di post di fantasie ci sono. 
Mi sembra quindi giusto creare un tag "fantasie", per ciò che è puramente inventato, ed uno "desideri", per ciò che non è ancora stato vissuto, ma che alimenta il nostro spirito erotico.
Volendo andare a vedere ci sarebbe da crearne uno anche per quelle che sono le riflessioni, o comunque "le chiacchiere".

giovedì 12 maggio 2011

No i commenti no!

Molti mi scrivono "peccato non si possa commentare nel tuo blog".

Care Madames e Monsieurs,

Ho deciso di togliere i commenti per la mia salute mentale ed epatica.
Questo blog nasce per dare piacere a me, ad A'Tuin's Sir e a chi ne trova in ciò che scrivo.

Agli inizi questo blog era aperto addirittura agli utenti anonimi, perchè mi sembrava giusto, che chi non volesse lasciare troppe tracce di sè (a parte un IP address, che dice moooolto di più di un nick name) potesse avvalersi dell' "anonimato", ma dopo la prima serie di insulti pesanti e gratuiti, ho deciso di togliere la possibilità agli anonimi, prediligendo gli utenti splinder.
Sebbene questa manovra sia servita per perdere una certa fetta di pubblico, gli idioti non si sono di certo fatti attendere, ne spaventare dal dover usare un nick name.
A me di perder tempo per leggere e cancellare commenti stupidi idioti ed offensivi, non garba molto: i primi mi irritano, i secondi mi deprimono e se l'intento è quello di divertirmi e di divertire (o dar piacere) non ho certo voglia di distrarmi con altre emozioni.

Così via! Tolti, e basta.

Qualche giorno fa meditavo sulla riapertura dei commenti. In meno di un ora ho deciso che la situazione sarebbe rimasta invariata, dopo aver letto, su invito di un utente con cui ho un delizioso scambio elettro-epistolare, i commenti ad un suo post. Permettetemi l'imprecisione anatomica, ma mi sono cadute le palle! (beh per la precisione sono scivolate fuori, ma non sono cadute)

Ora, non credo che queste persone vengano a leggere il mio blog, ma...

....Care figliole (siete più di una e anche "nascoste" dietro un "utente anonimo"),

permettetemi di dirvi una cosa, partendo dalla considerazione delicata e gentile fatta da A'Tuin's Sir.

"Ma certa gente quanto si prende sul serio per andare a spulciare ogni giorno anni di post per trovare delle incongruenze in un blog? E se anche fosse tutto finto? Immaginate che scoperta terribile, tutte le seghe mentali analisi psicologiche se ne vanno a donnine di facili costumi perché qualcuno si è permesso di scrivere qualcosa di falso su internet...  me lo sento il commento: "eh no cazzo, così non si fa, se è su internet deve essere vero!!!" (scusate l'uso del "così")
Prendete fiato e pensate un attimo ai commenti che state lasciando suvvia..." , 

A questo aggiungo che al posto di perdere tempo per fare le pulci ad un blog, farvi pippe mentali sul sarà vero sarà falso, perchè non pensate a trovare un cazzo che vi sbatta un pochino? O se preferite una donna che condivida con voi l'omosessualità. E se proprio non trovate niente, il mondo è pieno di sexy shop dove trovare interessanti giocattoli, o, in alternativa, fate una ricerca su google come "tuppersex" e troverete chi vi propone una bellissima vendita a casa vostra di sexy toys; se siete talmente represse da non poter contemplare ne il tuppersex, ne il sexy shop, il reparto frutta e verdura del supermercato più vicino saprà certamente soddisfarvi!

Comunque, che sia cazzo vero o finto, mi raccomando un bel preservativo in carta vetrata, perchè mi sa che avete tante di quelle asperità da smussare.....

martedì 10 maggio 2011

godere senza di te...

Non ci sei, sei fuori per lavoro. Ci sentiamo via messenger e ci diamo la buonanotte.
Mi manchi, fisicamente. Sono in bagno e il cazzo richiede attenzioni. Due carezze e si mette a richiederne anche il culo. Mi titillo con un dito ma non basta. voglio di più. Il ricordo di te che mi penetri mi eccita, prendo uno dei tuoi "giochi" e mi trovo carponi sul tappetino del bagno a giocare.
Ti immagino guardarmi in questo momento, carponi con un giocattolo di gomma nel culo, il cazzo pronto ad esplodere, e ti sento darmi della troia, con quel tuo sorriso compiaciuto, perché ti eccita da matti.
Mi sfioro e vengo pensando a quanto mi manchi. 

domenica 8 maggio 2011

Film Porno? e allora, parliamone...

Visto che A'tuin's Lady ne ha parlato... approfitto dell'occasione...

Le dieci scene/film porno da salvare... e che possono sempre tornare utili :-P 
Senza un particolare ordine :-) 

 - L'orgasmo con campane di Gola Profonda - in realtà tutto il film è da salvare, il primo Porno da cui nacquero le sale a luci rosse, e poi è un "porno con la trama"
 - Extreme close up 2 - Jeanine & Jenteal - non manca mai di fare un "certo" effetto sulla mia Lady. 
 - Rocco Siffredi e la rossa dal film Casanova (il transfert sulla rossa lo facciamo in due... e non è che mi ci vedo io)

e visto che questi tre gia li conoscevate ora potete pensare a chi ha influenzato l'altro :-) 

 - Tera Patrick... uno spezzone trovato in rete che non sembra far parte di un film in cui si cimenta prima con il suo partner e poi con l'operatore. 
 - Clara Morgane nella Jacuzzi.
 - Franco Trentalance e le due ragazze in "The Ring" 
 - Claudia Antonelli in piscina - nel film Claudia's Holiday
 - The kiss of the Dragon Lady dell'86 - il primo porno non si dimentica mai
 - Cicciolina e Moana ai modiali con Ron Jeremy - la nostra generazione con Cicciolina e Moana ci è diventata grande, e non cieca alla faccia di chi lo ripeteva, tiè
 - l'ammucchiata finale de la paziente insaziabile - un'ammucchiata nella lista non poteva mancare, e questa merita. 

I gusti son gusti e per fortuna ognuno ha i suoi ;) 

venerdì 6 maggio 2011

Film Porno? Beh Parliamone....

Se dicessi che non ho mai visto un film porno non mi si crederebbe nemmeno al di fuori di questo beato mondo ovattato degli "Affari Di...lettevoli", perchè passi che non racconto così "alla luce del sole" con la mia faccia da tutti i giorni, le mie peripezie erotiche, ma al quotidiano non sono una che si scandalizza per una barzelletta erotica o per il calendario del meccanico: anzi spesso ne so io di più sconce e il calendario lo guardo anche un paio di volte commentando pure. Di fatto un pizzico di disinvoltura da A'Tuinn's Lady c'è e non faccio nulla per occultarlo. Solo che qui lascio libero sfogo a questo lato della mia personalità, mentre nel quotidiano non si può.

Comunque dicevo che sì, di film porno, ne ho visti. E sì, anche a me fanno lo stesso effetto che fanno agli uomini: mi fanno eccitare, e come direbbe A'Tuinn's Sir mi fanno diventare un lago (espressione che non amo particolarmente).

Però non mi piacciono.

Non mi piacciono perchè sono finti, fintissimi. Scopate a martello pneumatico, pompini tipo macchina da cucire, e poi quale donna va a letto con tacchi del 15? Saranno anche eccitanti ed erotici, ma sono scomodi e non servono a niente in quella circostanza. Anche gli orecchini modello lampadario di boemia... Ma fatemi il piacere va!
Va da sé che essendo studiati per un pubblico maschile, quello che conta è il maschio dal cazzo grosso e duro con cui identificarsi, che scopa non-stop in una sorta di celebrazione della virilità fecondatrice, che termina SEMPRE con l'eiaculazione manifesta.
La donna invece è un buco o due con un gran bel contorno di bel faccino, tette, chiappe, e stacco di cosce.
No no niente menate femministe, mica è il luogo, questo, però in quanti film porno capita di vedere un vero orgasmo femminile? Il godimento della donna nel film porno è limitato a degli insipidi  "umhh..." o a " Oh.. siiii..." e ad una vaga espressione di compiacimento a bocca aperta.

Troppo finti, e per questo, anche se so che quel veder entrare ed uscire un pisello priapico da una passera talmente depilata da far pensare a periodi pre-puberi mi eccita, non mi piace guardarli per raggiungere l'eccitamento.

Ma come in tutte le regole, ci sono sempre le eccezioni e salvo 4 filmati che mi piace vedere con lo scopo di eccitarmi.

- Jeanine & Jenteal, estratto da "Extreme close up 2" filmato in cui hanno ripreso 2 attrici gay fare davvero l'amore, ed è stupendo il crescendo del piacere. 
- Gola Profonda, il primo, il vero. La descrizione dell'orgasmo femminile della protagonista che per una malformazione ha il clitoride in gola e per questo può ottere piacere solo con la fellatio, è deliziosa.
- Casanova con Rocco Siffredi perchè una volta tanto il transfert con l'attrice me lo faccio io. 
- La clinica dell'amore tutta la serie. Non è propriamentene un film ne un "porno", ma un cartone animato erotico giapponese, mi fa eccitare e ridere contemporaneamente e non è poca cosa. 

mercoledì 4 maggio 2011

Limiti Invalicabili

girovagando tra blog erotici mi capita di leggere domande del tipo "ci sono limiti?" "qual'è il vostro limite?" e similari.

Ed io mi pongo sempre lo stesso dubbio ogni volta che lo leggo: date per scontato alcuni fattori o no?

Fattori come la pedofilia e lo stupro, considerati universalmente come reati e disturbi patologici della sfera sessuale di una persona, li considerate o no?

Sono FUORI dai vostri discorsi, come se non esistessero, come se il solo vostro giudizio negativo li bandisse da tutto il mondo erotico, o non v'importa che pedofili e stupratori si considerino erotomani quanto me e quanto voi?

Ecco questo mi preme molto saperlo.

Mi preme perchè è superficiale pensare che tutto il mondo consideri il sesso fatto sia SOLO tra adulti consenzienti ( o rassegnati ai così detti "doveri coniugali") ', quando giornali, telegiornali e radiogiornali ci rendono partecipi di certe nefandezze. Quando senti le amiche aver paura di andare al cinema la sera da sole, o aver paura di mandare i propri figli a scuola da soli.

Per quello che mi, anzi CI riguarda ( me ed A'tuin's Sir) ne la pedofilia, ne lo stupro sono atti erotici. Sono problemi sociali, patologie, schifezze, o chiamateli come volete, ma NON fanno parte del MIO mondo erotico, ne della mia considerazione di ciò che è erotico.

Ma loro si si considerano facenti parte, e varrebbe la pena dirgli che non è come la pensano, e varrebbe la pena dire SEMPRE che non li consideriamo facenti parte.

lunedì 2 maggio 2011

Troia, godi in silenzio!

Dopo avermi vista godere per le scandalossissime vie dei piaceri anali, hai voluto anche tu apprezzarle, l'unico modo per godere unisex, l'unico piacere condivisibile.

Hai voluto provare la sensualità della candela-olio da massaggio, il brivido caldo di gocce calde sulla tua schiena, che fanno sobbalzare più per la sorpresa che per il calore. Un po' sulle spalle un po' sui reni, accarezzandoti più che massaggiandoti, per poi fartene colare un po' nell'avvallo dei glutei.
No non userò questo prezioso olio caldo profumato. Anche per te il gel: poco personale, ma anche a te piace quell'istantaneo brivido freddo che dà appena applicato.
Mi tuffo con la testa fra le tue gambe appena divaricate: gioco un po' col tuo glande lasciato lì, perchè non è il suo turno, schiacciato tra te e il materasso.
Lo sai che mi piace darti questi brividi inaspettati.
Lo sai che ti piace questa imprevedibilità.
Gioco col tuo buco, che per la verità, non è vergine. Non è la prima volta che ci giochiamo: è da un po' che desideri sapere cosa si prova. Godo all'idea di sbatterti in faccia la mia natura di donna e ti dico che il tuo buco è ancora vergine fintantoché non ci sarà entrato un fallo vero, altro che sostituti di qualsiasi natura. Accetti, perchè ti senti in vena di essere smanacciato senza pensare, di godere di quello che ti farò, con l'unica eccezione di esprimere fastidio e dolore, perchè non c'è posto per quelli: vogliamo solo godere, entrambi.
Mi eccita trastullarmi col tuo buco. Un'inversione di ruoli: la penetrata diventa penetrante, la donna diventa uomo.
Sento, tra le chiacchiere e i sospiri, che lo sfintere si allenta e piano piano il mio dito si fa strada dentro di te. Ci sto comoda, mi muovo deliziosamente avanti e indietro. Ti piace. Poi cambio dito e mi stringi un pochino. Ti piace anche questo. Sussurri: "E' bello sentirsi scopato", sdraiato sulla pancia ad occhi chiusi. Ti senti voglioso di abbandonarti talmente tanto da dire: " fai di me quello che vuoi, padrona", ma io non voglio essere la tua padrona, anche perchè nella fantasia di una donna come me, se ti fossi padrona, ti farei fare tutt'altre cose, e non sarebbe esattamente ciò che tu intendi.
Vuoi ripercorrere le mie stesse tappe, vuoi provare con due dita. E' difficile, forse ti ho corteggiato troppo poco il buco e sei stretto anche se, piano piano un po' per volta entro. Stringi, sei fasciante, forse ho sbagliato, sono stata troppo precipitosa, anche se non manifesti dolore. E piace pure a me questa sensazione sulle dita. Seguo i tuoi desideri ed abbandono le dita per uno dei nostri giocattoli, e mi sento completamente spaesata.
Non ho più la sensibilità di ciò che sto facendo il dildo non è una mia parte del corpo ed è troppo molle piegandosi a destra e a sinistra: forse è meglio se lo guidi tu dentro di te.
Ti giri di schiena e mentre giochi col dildo ed il tuo culo non rimango lì ferma a guardare: il tuo cazzo è così teso bello invitante. Direi goloso. Inizio baciandotelo, percorrendolo di mano e di lingua, e poi in bocca, tra le mie labbra.
Il tuo piacere cresce ad ogni istante, ed è così intenso che parli a raffica di desideri, voglie e fantasie.
"vorrei..."
"vorrei.."
"vorrei..."
"vorrei..."
"vorrei.."
"vorrei..."


Vorrei, io, che la smettessi di parlare, perchè stai diventando insopportabile, perchè mi stai distraendo dal pompino che ti sto facendo e da quello che il tuo corpo mi dice del tuo piacere, perciò:

" Troia, godi in silenzio!"

E ti ammutolisci, abbandonandoti femmineo, di lì a poco, al piacere della mia bocca e del tuo culo.

sabato 30 aprile 2011

Scent of Woman

Scent of Woman
La prima foto che pubblico è un omaggio ad una storia, ad un attore, e ad un "dettaglio animale" si notevole pregio: il profumo naturale.

Sir: "Mi piace il profumo della tua pelle"
Lady: " Di che cosa so? Peonie?"
Sir: "No, non parlo del bagnoschiuma, ma del profumo della tua pelle: quello che si sente anche sotto al bagnoschiuma"
Lady:"Ah. Allora di cosa so?"
Sir: "Non te lo so dire"
Lady: " Beh dimmi cosa ti fa ricordare"
Sir: "Mi ricorda il profumo della campagna"
Lady: " Come quella dove siamo stait oggi?"
Sir: "Sì"
Lady: " All'alba umida di rugiada, o in pieno sole del pomeriggio?"
Sir: "Di campagna al tramonto, al'linizio di un temporale, quando l'acqua fa salire l'odore di terra bagnata."

giovedì 28 aprile 2011

dormiveglia



Dormo, ti sento vicina a me, il tepore della tua pelle s’irradia. Sfioro i tuoi glutei coperti da un velo di seta. Fa caldo, scosto le lenzuola. C’è solo la minima luce del lampione attraverso le feritoie della persiana. Hai addosso qualcosa di scuro che contrasta con la tua pelle chiara. Risalgo lungo il fianco, accarezzandoti, fino all’attaccatura del seno. Un giro molto largo a sfiorarlo tutt’intorno,  ti fa emettere un flebile gemito. La mano si chiude sul seno, dapprima delicatamente e poi più forte. Indietreggi tra le lenzuola, avvicinandoti a me. La mano riprende lenta la risalita verso la spalla, niente più seta, solo pelle nuda. Le dita sfiorano il tuo collo, l’orecchio, la guancia e infine le labbra. E poi rimane solo il cuscino...

dolce e ingannevole momento il dormiveglia.

martedì 26 aprile 2011

Della Doccia

La doccia spesso è visto come luogo erotico: non ho conosciuto uomo che non chieda di fare la doccia assieme.

ora faccio una confessione da Donna Vera, non da immagine che il lettore si può creare di me attraverso ciò che scrivo.

A meno che non faccia molto caldo e si faccia una doccia fresca a me di fare la doccia in due non m'importa proprio anzi mi sta proprio sulle palle! E anche se fa caldo potrebbe facilmente darmi sui nervi.

Inanzitutto ognuno ama fare la doccia a modo suo: ad esempio a me piace con l'acqua caldissima a lasciarmi la pelle arrossata, il bagno pieno di vapore e il getto " tradizionale"; ad Atuin's Sir piace un po' più fredda della mia e con un getto mollaccione, che quando cade sul piatto della doccia fa un tonfo sordo e goffo. In pratica due docce se non diametralmente opposte direi quanto meno incompatibili. Aggiungiamoci che al di là delle dimensioni del piatto doccia (e alcune docce sono davvero claustrofobiche) nel momento in cui uno si lava l'altro rimane con le chiappe all'aria e non è per niente bello: a me di prendere freddo mentre sarei dietro a fare un gioco eccitante m smonta l'ormone e se il freddo si protrae mi fa pure incazzare.
Se invece fa caldo mi scoccia rimanere con quella sensazione di "pelle che tira" perchè sei senza getto dell'acqua e ti stai asciugando all'aria.
Quando decade l'eccitamento e peggio ancora inizia a subentrare il nervo, l'insaponarsi  a vicenda è il colpo di grazia: quando ci si insapona (peggio quando ci si lava pure i capelli) non si può fare a meno di schizzare la controparte, e il nervo sale. Peggio ancora quando ti dice: " ti insapono io!" o cerca di fare tutto per ri-eccitarti ma il momeot è passato e accresce così il nervo, oppure cerca di lavarti ma non ha mai fatto il bagno alle bambole curanod ogni minima piega e viene una schifezza, tanot che tocca rilavarti da te anche per rilassarti.

Quindi la doccia PER ME è un piacere solitario, che può anche essere erotico, ma solitario nel mio egoismo di volere il getto d'acqua solo per me.

domenica 24 aprile 2011

buona Pasqua


1Come sei bella, amica mia, come sei bella!
Gli occhi tuoi sono colombe,
dietro il tuo velo.
Le tue chiome sono un gregge di capre,
che scendono dalle pendici del Gàlaad.
2I tuoi denti come un gregge di pecore tosate,
che risalgono dal bagno;
tutte procedono appaiate,
e nessuna è senza compagna.
3Come un nastro di porpora le tue labbra
e la tua bocca è soffusa di grazia;
come spicchio di melagrana la tua gota
attraverso il tuo velo.
4Come la torre di Davide il tuo collo,
costruita a guisa di fortezza.
Mille scudi vi sono appesi,
tutte armature di prodi.
5I tuoi seni sono come due cerbiatti,
gemelli di una gazzella,
che pascolano fra i gigli.
6Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre,
me ne andrò al monte della mirra
e alla collina dell'incenso.
7Tutta bella tu sei, amica mia,
in te nessuna macchia.
8Vieni con me dal Libano, o sposa,
con me dal Libano, vieni!
Osserva dalla cima dell'Amana,
dalla cima del Senìr e dell'Èrmon,
dalle tane dei leoni,
dai monti dei leopardi.
9Tu mi hai rapito il cuore,
sorella mia, sposa,
tu mi hai rapito il cuore
con un solo tuo sguardo,
con una perla sola della tua collana!
10Quanto sono soavi le tue carezze,
sorella mia, sposa,
quanto più deliziose del vino le tue carezze.
L'odore dei tuoi profumi sorpassa tutti gli aromi.
11Le tue labbra stillano miele vergine, o sposa,
c'è miele e latte sotto la tua lingua
e il profumo delle tue vesti è come il profumo del Libano.
12Giardino chiuso tu sei,
sorella mia, sposa,
giardino chiuso, fontana sigillata.
13I tuoi germogli sono un giardino di melagrane,
con i frutti più squisiti,
alberi di cipro con nardo,
14nardo e zafferano, cannella e cinnamòmo
con ogni specie d'alberi da incenso;
mirra e aloe
con tutti i migliori aromi.
15Fontana che irrora i giardini,
pozzo d'acque vive
e ruscelli sgorganti dal Libano.



16Lèvati, aquilone, e tu, austro, vieni,
soffia nel mio giardino
si effondano i suoi aromi.
Venga il mio diletto nel suo giardino
e ne mangi i frutti squisiti.

 



Quarto Cantico dei Cantici, Antico Testamento.

giovedì 21 aprile 2011

un gioco nuovo


Ritornare a scrivere su questo blog, mi ha portato anche ad andare a leggere altri blog affini per tema.
In uno di questi, mi perdonerà il proprietario, ma non ricordo più quale, ho letto di un giochino erotico fatto in pubblico, eccitandomi tantissimo. La coppia in questione, fortissimamente complici, si ritrovano ad una cena e lui propone a lei uno " stimolatore meccanico" inusuale, e lei acconsente.
Qualcosa di piccolo di invisibile da nascondere dentro di sè, da cui farsi "profondamente accarezzare" ottenendo piacere ad ogni minimo movimento, fosse anche quello di spostarsi sulla sedia.

Questo gioco, anche senza complicità e situazione intrigante lo DEVO provare anch'io, DEVO sapere cosa si prova.

Detto, Fatto.

Sono ricorsa ad uno dei miei giocattoli, uno che per la verità il suo lavoro di vibratore non può più farlo perchè si è guastato, ma ha mantenuto il suo status di giocattolo, perchè "non si può mai sapere".
L'ho preso, una piccola carezza di saluto alla mia patata, e l'ho lasciato scivolare dentro di me. Dopo di che mi sono rivestita e, mi sono messa a trafficare come al mio solito.
Sulle prime era dififcile da gestire: non voleva rimanere a posto, scappava fuori era fastidioso, e benchè fasitdioso, ogni fastidio era anche un piccolo brivido di piacere.
Poi si accomoda per bene in me e il fastidio lascia posto solo a piccoli intensi brividi dati dallo sfregamento umidissimo delle mie pareti sulla suprficie di questo ex vibratore lungo una decina di centimetri e largo non più di 2 di diametro. Ogni minimo spostamento un piccolo intenso piacere.
Credo di averlo tenuto per 2 ore. due ore di piccoli piaceri continui, ma questi piaceri continui hanno delle controindicazioni. Sono intensi e eccitanti, se vissuti in un contesto rilassato. Se invece il contesto non lo è, ed anzi tende ad essere, anche di poco, frenetico, l'eccitazione da piacevole diventa un amplificatore di nervosismo.

martedì 19 aprile 2011

dimenticarsi

A volte trascinati dalla quotidianità, dalle novità che stravolgono la vita ci si dimentica parte di noi stessi, poi, per un fortuito incontro, ci si ricorda e piano piano ci si riscopre.
Si ricordano sensazioni magnifiche, ma ci si è magari dimenticati come ricrearle, finchè abbandonando i pudori del chiedere (già perchè tutti ci si vergogna a chiedere, indipendentemente dall'argomento!) ci si confida con uno sconosciuto come V.I. e ci si fa ri-spiegare cose che già si sanno, ci si fa rinfrescare la memoria.
Perchè il culo è come il ponte levatoio di un castello: lo puoi buttare giù con una testa d'ariete, ma potrebbe non essere affatto piacevole, oppure può essere lentamente aperto schiudendosi a gioie di cui ne è rimasto solo il ricordo di tempi passati.
Così l'altra sera ho riscoperto su me stessa il piacere del massaggio perianale, fatto di carezze e piccole pressioni annegate tra umori e gel ( a me piace molto il gel con quel piccolo brivido di freddo che dà appena applicato) che hanno stimolato il rilassamento dello sfintere, permettendo una penetrazione lenta e graduale prima di un dito, poi di un altro, poi di entrambi e infine del pene, rilassato post-eiaculazione, che, passato il gradino iniziale dello sfintere, è scivolato dentro liscio lisco come avvolto in una guaina di seta, ed è stato magnifico, perchè altre parole adatte non ce ne sono. Una magnifica penetrazione a ritmo sempre più incalzante: solo a pensarci mi viene da stramazzare al suolo per il piacere che mi ha dato.

E penso a quel tizio che vuole tanto il culo di sua moglie, e che per come mi ha scritto, mi fa immaginare d'essere uno dalla tecnica " testa d'ariete". Mi auguro che riesca a massaggiarglielo un po' oggi un po' domani e che magari in capo a mesi di duro lavoro, senza scordarsi mai di massaggiare ben bagnato e a lungo prima riesca a guadagnare il "suo" trofeo, quando in realtà il premio non è suo.  Se proprio proprio vuole avere lui un "trofeo anale" allora potrebbe esercitarsi bene bene a lungo con il suo di buco e scoprire come si allenta  e si rende pronto ad accogliere un dito per essere penetrato.

La volgarità plebea vuole che il culo debba essere rotto, ma così non è. Il culo va allisciato per concedere le sue grazie.

domenica 17 aprile 2011

L'intrigante di un indovinello

Inanzitutto grazie a tutti voi che avete voluto partecipare.

Alcuni hanno indovinato, e a loro va un regalo personalizzato. Curiosi? No no, non dirò mai cosa ho regalato a chi.

Ho apprezzato molto le vostre risposte: chi ci ha visto ballare un tango, chi latino amiericano, chi molto poeticamente e romanticamente, ha visto la sublimazione dell'amore come due corpi un unica anima.

Ho parafrasato una gita in moto, e credetemi oltre ad essermi divertita nella gita in sè mi sono divertita tantissimo anche a parafrasarla per prendervi tutti per il naso, quello tra la bocca e gli occhi, non quello più in basso.

venerdì 15 aprile 2011

Elogio alla Sodomia 2

E' così bello averti dentro di me, così appagante.

Vorrei addormentarmi così. Posso?

giovedì 14 aprile 2011

Riflessioni


va bene sono un po' pallosetta, ma sono una donna e sarebbe troppo finto se parlassi solo in stato di estatica grazia pre-,durante e post-coitale, anche se devo ammettere che "durante" non l'ho ancora fatto ed idealmente credo possa essere un po' difficilotto.

Riflettevo sul post Blog's Backstage, sul come ci sono arrivata. Chi mi contatta li divido in tre categorie:

Uomini che scrivono blog erotici (pubblici o privati)
Uomini che hanno blog generici o non hanno affatto loro blog
Donne che scrivono blog erotici 

A parte l'ultimo gruppo con cui nasce subito una sorta di sorellanza tra bloggers erotiche, gli uomini che tendono a credere di poter fare quello che gli aggrada sono tendenzialmente tutti appartenenti alla seconda categoria: chi scirve di sesso, non ti manca di rispetto. Magari ti fa una proposta di sesso reale, ma una volta declinato l'invito educatamente va per altri lidi, o decide di non ritornare sull'argomento.

Dico "tendenzialmente" perchè le eccezioni esistono sempre, e non trovo corretto classificare a tagli netti.
C'è sempre ampio margine sia per conferme che per smentite. Però questa coinidenza mi ha incuriosito parecchio e fatto riflettere: non è che gli uomini che parlano di sesso hanno, per caso, una marcia in più?

domenica 10 aprile 2011

In Due


A volte serve proprio una serata diversa dal solito per ritrovare la complicità. Per ritrovarsi complici di scorribande.
La luce è poca, quel tanto che basta per distinguere sagome e contorni, non miei non tuoi: per noi c'è solo il contatto del mio corpo contro il tuo, della tua pelle contro la mia. Un contatto serrato, ma ancora abbastanza lasso da farci muovere, prendendo l'iniziativa assecondando i movimenti. I tuoi, perchè la danza la guidi tu, e la mia fiducia è più forte di prima, da quando hai insegnato anche a me a condurla. Anzi mi ha reso più complice: non più seguo passivamente i tuoi gesti, ora li aniticipo, ora li divido con te. Ma a volte mi prendi alla sprovvista cambiando repentinamente il ritmo stop marcati o brusche accelerate che mi lasciano senza fiato, quasi fino a farmi perdere le staffe. E' un gioco di pressioni: la mia gamba sulla tua a volte forte a volte abbandonata, le mie mani su di te a trattenermi per non perdere il contatto. Una lenta danza dondolante, i miei seni premuti contro di te fino a non sentirli, ne io ne tu, e il tuo giocattolo preferito che vibra a contatto con la mia patata, donandomi emozioni conosciute e perse nel tempo. E' bellissimo, lungo ed estenuante: un piacere continuo che culmina in un ritmo pacato, ad augurare la buonanotte al mondo. Ed io sfatta e soddisfatta mi avvio barcollando verso la notte.



E se vi dicessi che non ho parlato di un amplesso? Chi vuole indovinare di cosa si tratta? chi indovina vince un premio, ma non so ancora cosa.

sabato 9 aprile 2011

Amarcord

Era da un paio di giorni che mi chiedevo se, avessi ancora avuto il primo racconto erotico che ho scritto. 

E' del 1995 ispirato da colui, che all'epoca non avrei immaginato, dividere con me, oltre a questo blog, la vita. 

 Mi sentii pervasa da una forte sensazione di calore, come da ormai molto tempo non mi capitava più. Solo una sua mano, scivolata lentamente dietro, sulla nuca, mi era bastata per farmi rivivere qualcosa di passato e di stupefacentemente bello. Chiusi gli occhi e mi abbandonai con un’ attenta e fremente dolcezza, assaporando la carezza di quella mano sinuosa ed attendendo ciò che mi riservava l’immediato futuro. Un raffinato tocco di polpastrelli, un delicato massaggio intento ad illanguidirmi; poi una delicata ed insistente pressione che m’indusse ad assecondare la mano; le labbra dischiuse come una rosa appena sbocciata, bramavano spasmodicamente un bacio. Eccole accontentate piccole seduttrici carnose. Miele ed ambrosia vennero versati in quel bacio: come un fluido caldo la sensazione mi pervase tutto il corpo. Nulla poteva indurmi a resistere; seguii  spasmodicamente i delicati giochi  di labbra, mi abbandonai sempre di più alle insistenti pressioni della rossa seduttrice che disegnava il contorno della purpurea bocca dischiusa e smaniosa come nemmeno Leonardo avrebbe potuto fare; forse egli stesso per disegnare quelle della gioconda fece lo stesso. Poi fuggiva dalle labbra, e l’attesa del piacere diveniva essa stessa piacere. Gli piaceva vedermi inseguire la sua  saporita bocca pur di prolungare quel piacere.  Uno sguardo, fu tutto quello che avemmo tempo di dirci. E fu tutto. Quella stessa mano che da sola aveva iniziato a sconvolgermi , allontanò la mia testa reclinandola all’indietro e scivolò seguendo l’armonia del collo per soffermarsi sulle spalle che lo scollo lasciavano audacemente scoperte; le due piccole fiamme rosse di passione  avevano preso a scendere dalla rosa sbocciata al mento e poi al collo. Le mie mani iniziarono a sentire il suo corpo caldo e deciso come se fosse stato scolpito dal Michelagnolo e le mie difese erano ormai dipartite. Fu un’attimo e mi ritrovai tra le sue braccia mollemente abbandonata ,gli occhi chiusi e la testa reclinata all’indietro. I capelli sciolti sembravano ai riflessi della tenue luce delle candele un’impetuosa ed inarrestabile cascata di fuoco. Mi coricò sul letto vestito di morbide lenzuola di seta delicatamente profumate di fiori di campo, poi mi accarezzò il volto ed i capelli e disse: “ lascia fare a me , ti prego”. Chiusi gli occhi di nuovo. Ora Ero completamente arresa alle sue mani ; distese le mie braccia all’indietro oltre la testa e ricominciò a baciarmi dovunque ci fosse una zona di pelle scoperta ma non sulle labbra. Quei baci  erano morsi di labbra; si dischiudevano come se stesse assaporando il più morbido dei gelati per poi richiudersi trascinandosi mollemente e trasportando con se la mia pelle. Non mi resi conto che il mio desiderio di assaporare quei baci sul resto del corpo era continuamente soddisfatto.  Riuscii a mala pena a capacitarmi  che oltre ad aver abbandonato le mie difese avevo anche abbandonato i miei vestiti. Non aprii gli occhi ;con la mano cercai il suo corpo , il suo petto. Lo trovai, giunsi al collo e come se fossi stata in preda di un attacco di follia lo accarezzai a mia volta senza nascondere il mio fremere il mio desiderio la mia brama.  Non ci volle molto per ritrovarsi comodamente svestiti sulle lenzuola di seta. Ora ero solo all’inizio di uno stato estatico in cui i desideri si confondevano con la realtà  e i copri s’intrecciavano in un nodo unico nel suo genere. Non esistevano più barriere per le mani ne per i corpi ; sentivo i suoi muscoli contrarsi e rilassarsi , mentre le sue mani esploravano il mio corpo senza alcun ritegno. Scivolarono palmo e dita come un pennello dal collo sul petto  soffermandosi a contemplare i candidi seni  completati da teneri capezzoli rosa ; la mano seguiva il contorno di questi  come a volerli modellare ,come a volerne imparare la forma ; e la rossa pellegrina di desiderio non poté fare a meno di esprimere il suo stupore al timido capezzolo. Poi la mano continuò nella sua  missione, e giunse alla fine della corsa. Non le fu difficile aprire un varco dove già le stesse difese cedevano e tendevano ad aprirsi da sole, alle profonde carezze venne fatto largo ai pionieri del piacere che si profusero in baci assaporando della mia dolce languidità . Avrei capitolato di lì a poco, e l’attesa non fu lunga : La breccia ormai era stata aperta e il mio conquistatore del piacere aveva fatto il suo ingresso in me. Più di prima non mi rimase altro da fare che abbandonarmi  alle richieste del mio conquistatore. Come edera avvinghiai le mie gambe alle sue e decisi di seguire il dolce movimento dell’onda del mare sulla battigia. Fui battigia e fu onda di mare calmo e di mare in burrasca :  assaporavo e divenni onda impetuosa  il mare ero io. Mi accolse nella mia buriana  e attese la quiete dopo la tempesta per ritornare ad essere il mare e farmi assaporare la sua calda tempesta che si profondeva dentro di me.

venerdì 8 aprile 2011

Blog's Backstages


Aver bloccato la possibilità di lasciare commenti e aver, così, costretto i lettori a scrivermi in privato è stata una scelta graduale e che, si sta rivelando ogni giorno che passa, foriera di incontri a volte piacevoli a volte incomprensibili.
Ogni post attira persone diverse che desiderano dirmi qualcosa.
C'è chi mi confida che vorrebbe tanto praticare la sodomia con la sua compagna, ma non gliela concede; chi la ama e teme per questo di esser preso per omosessuale (e qui non capiterà mai); chi mi contatta per chiedermi di fare sesso dal vivo (mah ci penso un po' su, ok?); chi mi dice che il mio blog gli piace per come scrivo; chi mi scrive chiedendomi se può mandarmi degli scritti da leggere, che leggo e che recensisco senza falsa mielosità; c'è chi mi scrive poesie erotiche di una delicatezza sublime. Questo per citare alcuni degli incontri deliziosi che ho.



C'è anche chi, con eleganza e signorilità, ha scritto in un solo messaggio, che il mio blog non gli piace lo trova scontato. Ben venga: non si può piacere a tutti.



Poi ci sono gli altri.
Ci sono quelli che mi contattano tirandomi pistolotti polemici su ciò che scrivo, sul perchè lo scrivo, e così e cosà, e bla bla bla; quelli che pretendono una mail di risposta dove non c'è bisogno; ci sono quelli che vogliono sapere tutto di me (se non c'è scritto nulla nel profilo avrò i miei motivi e un po' di buonsenso ed educazione basterebbero per capire che certe domande si possono evitare);  ci sono quelli che credono chissà cosa di me e si permettono di tutto, come se fossero amici o parenti con cui si ha grande confidenza.
Questi soggetti quando vengono allontanati, talvolta anche a male parole (se sei duro di comprendonio non ci posso fare molto!) non perdono l'occasione di disprezzarmi: divento automaticamente una ignorante, una banale, una che non accetta critiche, ed altre cose "gentili". Mai una volta che passi loro per la mente il vago sospetto di essere fuori luogo, di aver frainteso una parte di un post (magari se il target è tra i 15 e i 20 anni di certo non mi riferisco ad un quarantenne!), di aver scambiato il mio "sei il benvenuto" per un "puoi dirmi tutto quello che ti pare perchè sono uno zerbino".



Sebbene sospetto che dietro al comportamento di queste persone, ci sia una sorta di disagio personale, che non sta a me ne indagare ne risolvere, credo ci sia da fare una doverosa puntualizzazione.



Io sono e rimango una persona, e come tale ho una mia dignità: non è che, poichè mi piace scrivere di sesso, la mia dignità non esista o possa essere calpestata da chicchessia a suo piacimento.
Nemmeno il mio compagno, quello che ha il privilegio di mettermelo in culo e bendarmi e legarmi, mi manca di rispetto e lede la mia dignità come alcuni utenti di splinder si sono permessi di fare.
 
Chi pensa di poter fare una cosa del genere, forse è il caso che cerchi altri bloggers disposti ad accettarlo. Ricevere una mia mail di risposta "grazie: sei il benvenuto" non dà alcun diritto di fare ciò che più aggrada.

giovedì 7 aprile 2011

Regali

Oggi inauguro il primo tag di questo blog: "Regali". I post che appartengono a questo tag non sono miei: sono racconti, e perchè no, immagini che mi vengono regalate da altre persone.

Ieri mi ha scritto Peppe due mail. In una diceva:

"belli i tuoi scritti: mi piace il tuo modo di raccontare il sesso che è come se si fosse lì a viverlo."

e nella seconda mail mi ha mandato un regalo, un suo racconto di cui mi ha concesso l'onore di condividerlo sul blog (ecco questo è un altro dei vantaggi di non permettere commenti se non via mail privata: poter mostrare per bene a tutti le cose belle).

Ecco il racconto di Peppe.


Chiudo gli occhi nel momento in cui, sorridendomi, apri le gambe e t'inginocchi sopra il mio bacino. Me lo prendi in mano, te lo porti tra le cosce. Lo strusci sul tuo sesso. Dal glande scoperto mi giunge una scossa. Il mio gemito si fonde al tuo, mentre sento la pressione e avverto le tue labbra cedere e sciogliersi scivolose attorno alla mia asta. Ti penetri. Ti ci siedi sopra, resti accovacciata per un po' su di me, tenendomi le mani sul petto. Mi tieni dentro di te, senza muoverti, stringendomi i fianchi con le ginocchia. Mi lecchi il collo e i capezzoli. Sento il tuo calore e la tua voglia sul mio membro, imprigionato e bagnato. Lentamente inizi a muovere il bacino, aumentando la pressione verso il basso: "Mi piace sentirmelo dentro così... è mio!". Quelle parole mia scatenano una scintilla che si mette a bruciare d'improvviso. Apro gli occhi, ti fisso. Ti lecco il viso e, sferro un violento colpo di reni nel momento in cui tu spingi in basso. Ti sfugge un grido, mentre ti serro con forza i fianchi con le mani ed inizio a guidarti verso un ritmo più frequente. Ti sollevi, mentre le mie dita affondano nella tua morbida carne. Ti porti le mani dietro la nuca, butti la testa all'indietro. Sudata, ti offri. Mi avvento sui tuoi seni, preda della mia bocca e della mia voglia. Mangio, lecco, succhio i tuoi capezzoli. Duri, buoni, miei.
Sono in preda ad una eccitazione violentissima, improvvisa. Le mie mani scivolano lungo i tuoi fianchi, stringono, palpano, modellano. Scendono sul tuo sedere pieno. Spremono, sollevano, allargano, si accentrano. Avverto la tua pelle farsi più tenera, morbida come seta, calda come cera, mentre scivolo nel loro mezzo. Ti sollevi e ricadi sempre più violentemente sul mio membro. Non ho mai lasciato le mie dita frugare fin lì, vicino al tuo buco, e così audacemente, forse per pudore o per timore. Ma ora non ci penso. Ho nelle narici il tuo odore e una voglia incredibile che mi devasta il cervello. Mi abbracci forte, premendomi la testa tra le tue tette. Ti piace, ti piace allora. Ti dimeni più forte sul membro, sento il tuo miele bagnarmi, siamo eccitatissimi, avvinghiati da una voglia nuova.
Affondi le mani nella mia schiena, gridandomi: "Sììì...". Il mio dito finalmente entra in te, penetrandoti il culo dove non avevo mai osato. Un urlo scomposto e selvaggio ci lega in un orgasmo violentissimo, liberatorio, contraendoci all'unisono con i nostri sessi, bagnati e luccicanti.

mercoledì 6 aprile 2011

A casa A'tuinn


Sta sera prendi due bandana. Quello rosso lo voglio sugli occhi. Si va bene lo metto io così non mi puoi tirare i capelli. légami. stringi un po' di più, sì, ecco, così. E' molto carino il tuo pensiero di usare un solo nodo semplice, così se volessi posso slegarmi da sola, ma non ne ho intenzione. Cosa desidero che tu mi faccia? Niente: sono alla tua mercè.



Nell'oblio di non vedere, di poter solo sentire la tua voce, le tue mani, tutto si amplifica nella tensione dell'attesa di ciò che farai. Io ascolto, non penso: lascio andare il mio corpo che risponda alle tue mani, che non sono più le tue mani, sono le mani del piacere, senza nome, senza passato, nate per morire in un momento.



Sei in balìa di sentimenti contrastanti, vedi il  mio corpo come qualcosa di sacro, da rispettare e contemporaneamente vorresti profanarlo, violarlo. So che non lo farai, sento nella tua voce che il rispetto per il sacro è più forte, e lavora per tenere a bada quella curiosità capricciosa un po' da bambino che, con in mano una pratolina, inizia a farla a pezzi. Ti sento anche nell'imbarazzo di non sapere come muoverti. Non lo sai, ma ti stai muovendo benissimo: ogni tocco è un piccolo brivido di piacere, e ti basta vedere la mia languidità, il mio desderio espresso col mio corpo, con un sorriso e nient'altro per darti conferme. Ed ogni brivido una goccia di me per te.



Apro le gambe, ma non troppo. Giochi molto bene: ormai hai imparato a conoscermi a prendermi "alla larga" anche se l'invito è esplicito. Sai che mi piace fremere d'attesa di piccoli passi verso la mia intimità, sia fisica che emotiva, ogni piccolo passo una goccia di paicere liquido. Un sussulto, di piacere, quando la tua mano decide di sfiorarmi il clitoride. Inizi un gioco di presenze assenze, che mi fa impazzire, di passi lievi e pesanti, di carezze, piccole penetrazioni, di stimolazioni dell'altro buco.



Succhio le tue dita che sanno prima di niente, poi un po' di me, poi un  po' di te, poi di entrambi. Questo gioco ti piace, ed anche a me. E succhio di nuovo, questa volta mi porgi il tuo amatissimo fallo. Lo succhio senza avidità, voglio solo bagnarlo, ma ti piace comunque tanto che non vorresti andartene di lì. Giochi di nuovo con la mia intimità, di mano, di fallo, di bocca: dai luogo a un singolare scambio di giocatori il cui incalzare aumenta il mio piacere, fino al culmine, il mio.



Ora tocca a te. La partita è sempre stata nelle tue mani, anche se più di una volta mi hai chiesto cosa desiderassi. Anche se il tuo titubar d'uccello sulla mia figa mi ha spinto a buttarti dentro di me attirandoti con le mie gambe.
Me lo hai chiesto ancora e ti ho risposto come prima, hai carta bianca. Quasi implorante, mi ha chiesto di guardarti ed abbracciarti mentre godevi dentro di me impetuoso come non mai. Avvinghiata godo del tuo impeto ad ogni spinta e godo del tuo orgasmo quasi fosse il mio.



Finito tutto? Oh no, un ultimo bacio: ti succhio di nuovo il fallo. ora sa di me e di te.

lunedì 4 aprile 2011

Vorrei dire due parole ai giovani


Difficilmente leggeranno qui, probabilmente hanno altri interessi, ma vorrei dirgliele lo stesso.
Capita talvolta che faccia colazione in un bar tabacchi e vedo giovanissimi non prendersi un caffè, un pacchetto di cicche una brioches, ma un pacchetto di sigarette. Ora non so quanto costi, ma quanto tempo gli dura? E soprattutto cosa ne hanno di buono? Che gli sia stato fatto il pistolotto sul "fumare fa male" è quasi scontato e di certo non sarò io a farglielo, però vorrei consigliarvi di spendere meglio i vostri soldi.
Spendeteli in profilattici.
Non so se questi ragazzi sono vittime, ma temo d si, degli stessi pregiudizi che c'erano quando avevo la loro età, di essere mal giudicata per l'acquisto di profilattici. Quando mi ritrovai a fare le mie prime esperienze decisi di prendere la pillola per non incappare solo nelle gravidanze indesiderate, stupidamente non curante, o riponendo la nostra fiducia nel'onesta reciproca di non aver fatto sesso non protetto con altri, delle malattie sessualemnte trasmissibili. A quell'epoca il giudizio di ragazza facile c'era ancora, e temo esista tutt'ora, e non mi feci problemi a guardare con sfida il farmacista, che impassibile prese la ricetta della ginecologa e mi diede due confezioni di pillole anticoncezionali.



Quindi vorrei portare l'elogio delle gioie dell'eros contro le sigarette.
Io non sono una fumatrice, ma non nego che alle superiori provai come tanti, e non solo non mi disse niente, ma non mi piacque affatto quella sensazione di secchezza delle fauci, di cattivo gusto in bocca di congesione nasale che mi lasciava. Non finii nemmeno il primo pacchetto.
Però mi ricordo quanto mi piacessero i fidanzatini che provavano a conquistare un centimetro in più del mio corpo verso quelle parti ambite che fossero le tette o il culo o il più pudico fianco. Mi ricordo l'imbarazzo dell'essere bagnata dopo i passionali e travolgenti baci adolescenziali e il desiderio di volere di più e non poterlo avere. Ma a parte un certo qual "pudico fastidio" per gli umori o per turgidi amici (si ho detto ad uno dei miei primi fidanzatini " scusa puoi spostare il fazzoletto che mi dà fastidio? in seguito incominciai ad apprezzare quel "fazzoletto") le sensazioni lasciate erano di certo migliori e più durature di una sigaretta.



Inoltre una sigaretta è un esperienza che si completa fumata la prima in tutta la vita e poi si susseguono tutte uguali le une alle altre. Il sesso dal "gratuito" del pomicio e del petting, al poco costoso del profilattico invece è una continua scoperta ed evoluzione che riserva infinite scoperte talvolta belle qualche volta brutte e qualche volta magnifiche.



Certo per il sesso bisogna essere in due, e seguire tutte quelle regole di passi lenti e graduali necessari a far si che sia un esperienza piacevole appagante e non scontata, mentre una sigaretta te la puoi fumare da solo, ma farsene una così da soli è proprio triste, perchè diciamocelo, s'inizia a fumare per stare in compagnia, per non sentirsi esclusi. E allora per non sentirsi esclusi perchè non iniziare a relazionarsi con amici ed amiche (ad ognuno sta seguire la propria indole etero od omosessuale) in un modo diverso, che porti anche a rispettare e conoscersi se stessi e gli altri di più?

E poi per il "da soli" si può fare anche dell'auto erotismo: appagante, meno triste e sicuramente più economico.

venerdì 1 aprile 2011

Signora desidera una banana?


Come ho scirtto in "legami legami" il post "vi piacciono i giocattoli?" ha raccolto alcuni commenti, e da questi ne traggo spunto per scrivere  un altro post.

A. mi confida: "sulla testiera del letto ho da una parte delle "manette pelose", e dall'altra un frustino di quelli per far giocare il gatto"



e C. mi racconta:"La fantasia è il primo giocattolo del sesso.....e come dici tu,poi si può usare di tutto,dalla frutta al piumino per stuzzicare...peccato che spesso le donne siano riluttanti a certi giochi e preferiscano l'uso della solita banana..."



Mi commuovete davvero. grazie. Questo grazie è anche per B. che mi ha dato lo spunto per il post precendente. Però lasciatemi dire che, non ho aperto il mio cassetto dei giocattoli, ma ho solo parlato di cose che sono di facile reperibilità, come le banane di cui sopra: se ne butti un ciospo nel carrello nessuno ti giudicherà nulla più di una che acquista della frutta, ma se ti vedessero uscire da un sexy shop, saresti angosciata dalla possibilità di essere riconosciuta. Il solito puritanismo del cazzo: sante la domenica vacche dal lunedì al sabato. Per fortuna che ora esiste il tuppersex!



SE vogliamo parlare di giocattoli, vi parlo dei miei.



Il primo in assoluto il migliore, in completo accordo con C, è la fantasia, che è solo da sbizzarrire. Tutti ce l'abbiamo va solo usata in un contesto di armonia e consensi.



Ho ben tre bacchette magiche piumate in casa, ma sono di esclusivo dominio dei legittimi destinatari d'uso.  Tutto ciò che è piumato (compreso l'acchiappasogni) è stato bandito perchè di eccessivo interesse dei coinquilini pelosi.



Le banane a casa mia rimangono in cucina e vengono usate per il loro reale scopo: essere mangiate. Come alternativa al magnifico fallo di cui sono la fortunata utente, ho altri oggetti fatti apposta che mi hanno procurato notevole piacere già al momento della scelta e dell'acquisto. Ho la fortuna di avere un compagno sufficientemente smaliziato (o forse lui ha la fortina di avere una compagna smaliziata) da entrare con me in un sexy shop e in alcuni casi ridere divertiti di alcuni giocattoli. Anche se a volte la mia pulsione pare averlo messo in imbarazzo.
Il primo lo acquistammo in un "erotic shop": fondamentalmente vendevano cose molto soft come i completini da cameriera, gli scherzi da matrimonio ed addio al celibato/nubilato, libri, e proprio pochi, ma pochi cazzi di gomma vibranti e non. La scelta è stata ardua perchè la cosa che a me preme più di tutte è la consistenza. Quindi ci passo verametne tanto tempo a farmi ispirare dalla forma e a seguire dalla consistenza. Questo era immobile, liscio e il più simile ad un cazzo vero.
Vennerò poi, dopo qualche anno, i primi due vibranti: uno piccolo, grosso poco più di un rossetto colore rosa big babol: una cosa che si può portare tranquillamente in borsa e nella busta della toilette, così perchè cvolevo qualcosa di poche pretese ma vibrante; l'altro invece fu frutto di una lunga scelta tra enormi cazzi in gel verdi e riproduzioni molto fedeli, ma esageratamente cari per le nostre tasche, e trovai quest'altro coso rosa, ben fatto, glande ben pronunciato e venature ben rilevate, non troppo grande non troppo piccolo. Solo quando fummo a casa scoprii che era dotato di telecomando vibrazione e rotazione e di seconda testa a becco di delfino! Fantastico decisamente fantastico.
Però mancava qualcosa.
Per ultimi arrivarono altri due giocattoli: un doppio fallo, e un vibratore lungo e sottile largo quanto una stilografica, scelto apposta per soddisfare retro-desideri senza essere eccessivamente invadente.
Questi al momento sono i miei/nostri giocatotli/amichetti, ma non escludiamo di accoglierne altri.





 

giovedì 31 marzo 2011

Legàmi Légami


Il post " vi piacciono i giocattoli?" ha lasciato, come dire, un certo seguito nei commenti, che non sono pubblici, ma solo via messaggio privato, così posso dedicare la giusta attenzione a tutti coloro che hanno qualcosa da dirmi.

B. mi scrive una sua riflessione:"Volevo però, [..], che provassi a ripensare alle cinghie, al bondage che altro non è, mi hanno spiegato, che un intenso legame, il più intenso. Solo nel caso in cui il legame si sostanzi nella consensualità. Comanda chi è avvolto dai lacci. Se solo per un istante nei suoi occhi non c'è pieno e totale abbandono il legame si scoglie e la sensualità sfiorisce. E' fiducia ed abbandono totale del dominante (dominato) al domianato (dominante). Le mie parole sono povere perchè non ho potuto mai provarlo ma chi l'ha provato mi avvolge quando me ne parla. Legami che come la panna fanno scorrere corpi ed anime uno sull'altro. "

Come ho già avuto modo di dire a B. in privato, non ho mai provato cose estreme come "legature a salame" e al momento non ne sono attratta, ma non dico che non lo farò MAI. Quando ero adolescente dicevo che non mi sarei mai fatta leccare la patata, ed invece nel giro di poco cambiai idea. Comunque, al momento, non avverto desideri di venire legata come un salame. Però sì, mi piace farmi legare di tanto in tanto. Niente sciarpe in seta: se si sporcano devono andare in tintoria e non è detto che vengano pulite. Preferisco dei rozzi e per nulla costosi bandanas, che sono per di più in cotone e buttabili in lavatrice. Bandana per i polsi, raramente per le caviglie, Bandana per gli occhi, perchè si mi piace anche venire bendata: l'emozione di non sapere cosa accadrà istante per istante.
Alternativo al bandana le manette. Chiuse quel tanto che basta a non sfilare la mano, ma non strette a segnare, e niente pelliccetta: mi piace sentire il freddo del metallo sui polsi. E qui mi fermo, forse un po' troppo da brava ragazza, ma ognuno ha i suoi gusti.

mercoledì 30 marzo 2011

Elogio della Fellatio

La fellatio, o più comunemente conosciuta come Pompino, è un'altra di quelle cose che adoro fare.
Volendo si ricade sempre negli stereotipi del maschio che umilia la donna se se lo fa succhiare, ma... è uno stereotipo veramente imbecille.
Quale idiota pensa di umiliare una donna mettendogli in bocca il suo cazzo, quando la suddetta, se di essere umiliata poi tanto non le va, glielo potrebbe morsicare fino alla mutilazione?
Credo sia un gesto di enorme fiducia, almeno da parte di un uomo.
E ammetto che è anche un utile diversivo quando di far l'amore o scopare non se ne ha voglia. I motivi? ognuno ha i suoi.
Comunque a me succhiare piace.
Mi piace assaporare il glande con le labbra, pizzicottarlo con le stesse, a volte anche sfiorarlo coi denti. Mi piace percorrere con la punta della lingua tutta la rima del glande, e le venature. Mi piace sentirlo in bocca, ma non spingerlo fino in fondo, perchè per l'effetto "gola profonda" delle attrici porno bisogna stare attente al riflesso indotto del vomito, e se mi deve piacere non deve essere uno sforzo. Mi piace anche darlgi delle leccate tutta lunghezza come se fosse un gelato. Mi piace anche alternare la mano, perchè l'uso della bocca reiterato mi fa perdere il piacere della fellatio.
E non ultimo mi piace assaporare l'esplosione del piacere, e talvolta condividerlo.

giovedì 24 marzo 2011

Vi piacciono i giocattoli?

Quando si parla di "giocattoli" nel campo degli " affari dilettevoli" si pensa troppo spesso ad una cosa sola: vibratori.

A me piace estendere il termine giocattoli anche al pudico abbigliamento intimo, perchè parliamoci chiaro ci sono reggiseni, perizomi, slip, guepiere, sottovesti, pigiami, collant ed autoreggenti, che sembrano fatti apposta per rimanere indosso il minor tempo possibile, e li vendono in rispettabilissimi negozi da centro commerciale, non necessariamente in sex shop.
Alcuni giocattoli li si trovano anche in negozi per animali.
No no, non parlo mica di finti ossi di gomma che possono essere usati come falli posticci! Parlo di una più innocente bacchetta piumata, un giocattolo per gatti.
Poi c'è il vasto mondo dell'olio idratante, dove i più conosciuti sono i peggiori in resa: meglio prodotti d'erboresteria, se non un banale mandole dolci spremitura a freddo, che non avrà un sapore conturbante, ma non crea problemi se leccato. Anche se... come "olio" idratante leccabile la panna è la migliore: montata non zuccherata, lascia la pelle scorrevole per parecchio tempo, mentre gli oli tendono a frenare per quanto riscaldino e rilasisno la muscolatura (o almeno così è per me).

Perciò senza andare in negozi specializzati che tengono alla larga i timidi che però vogliono scoprire qualche gioia in più, un giro tra intimo, calze, negozio per animali e banco frigo, già riserva parecchie emozioni.

Poi ci sono giocattoli particolari, che a me personalmente non m'invitano a giocare, anzi. Cinture per legare come salami donne e uomini e ammennicoli affini a me non piacciono. Con questo non dico che non rientrino nella categoria: piaceranno ad altri, un po' come c'è chi preferisce le costruzioni e chi le macchinine.

il mio corpo

lo vuoi vedere?

Mi spiace ma non è per tutti.

No è bello, ne orrendo, può piacere e non piacere, ed è per questo che non lo vedrai.

E' per chi lo vuole, per chi lo vuole veramente, per chi mi lusinga pur di scorgere un angolo di pelle nascosta, per chi già s'inebria con uno sguardo tra l'innocente e il consapevole, per una mossa sinuosa.
Se fossi un frutto sarei l'albicocca da raccogliere dall'albero perchè vuoi quella, mai sarei esposta in una cassetta al supermercato come tante altre su cui cliccare e mettere nel carrello.

se vuoi le mie morbidezze dovrai saperle conquistare, con i loro pregi e i loro difetti, perchè non sono perfetta, ma riservata e desidero essere desiderata.

mercoledì 23 marzo 2011

Elogio alla sodomia

"Prenderla in culo" è sempre legata ad un evento spiacevole, ed effettivamente, se la sodomia viene eseguita male, non è poi tanto piacevole.
Così al volgo è negata l'idea che un cazzo in culo possa essere non solo piacevole, ma estremamente eccitante fino all'amplesso.

Certo mica ti devi mettere lì, a culo all'aria, e dire: " Amore fammi sentire troia, mettimelo in culo". No devi sentire il   desiderare di essere aperta, di sentire qualcosa che anzichè uscire da te ci entra. Deve essere un desiderio a cui resistere è difficile, non una cosa da " si vabbeh dai proviamo".
 E non metterti a carponi come fanno le attrici che ormai sono aperte più del partenone!
Sdraiati di fianco, così puoi rilassare tutti i muscoli, e spiega al tuo lui, se come te non sa cosa sta facendo, che va fatto piano a piccoli passi, perchè sì, può essere doloroso.
Che ti stuzzichi il buco colo con il glande, come se gli stesse dando dei baci, e magari prima del cazzo prova con un dito: prima assapora il piacere di questi giochi, e poi fai il il passo successivo di provare a spingere.
Anche metre giochi, mentre stimoli la curiosità e il desiderio usa un lubrificante: il culo non è la figa, non si bagna se sei eccitata, ma quanto ti si bagna la figa mentre ti accarezzano il buco.
Quando i piccoli passi saranno giunti, non oggi non domani ma dopo molti tentativi, ad aprirti il culo e a far si che sia TUTTO dentro, il piacere che ne otterrai sara tale che quando qualcuno dirà in un discorso quasiasi " eh me lo sono preso in culo" tu sorriderai, pensando che non sa proprio quello che sta dicendo.

La stessa cosa vale per gli uomini. Non è da omosessuale provare piacere anale: basta solo essere curiosi di voler condividere un identico piacere con la propria donna.

martedì 22 marzo 2011

L'uomo nell'ombra

Non hai volto, non hai nome, non hai voce, ma sei tu l'uomo nell'ombra.
Hai solo il calore della pelle, il suono del tuo respiro, La Tua Essenza che s'espande senza argini, e mi travolge.
Sono tua, possiedimi senza limiti di sorta, fammi dimenticare chi sono per un attimo soltanto e perdermi in una dimensione sospesa.
Lasciami poi esausta e soddisfatta, ricadere nel baule in cui dormo a lungo, riscaldata dal calore della tua pelle, inebirata dai tuoi baci, appagata dal tuo sesso.