A volte trascinati dalla quotidianità, dalle novità che stravolgono la vita ci si dimentica parte di noi stessi, poi, per un fortuito incontro, ci si ricorda e piano piano ci si riscopre.
Si ricordano sensazioni magnifiche, ma ci si è magari dimenticati come ricrearle, finchè abbandonando i pudori del chiedere (già perchè tutti ci si vergogna a chiedere, indipendentemente dall'argomento!) ci si confida con uno sconosciuto come V.I. e ci si fa ri-spiegare cose che già si sanno, ci si fa rinfrescare la memoria.
Perchè il culo è come il ponte levatoio di un castello: lo puoi buttare giù con una testa d'ariete, ma potrebbe non essere affatto piacevole, oppure può essere lentamente aperto schiudendosi a gioie di cui ne è rimasto solo il ricordo di tempi passati.
Così l'altra sera ho riscoperto su me stessa il piacere del massaggio perianale, fatto di carezze e piccole pressioni annegate tra umori e gel ( a me piace molto il gel con quel piccolo brivido di freddo che dà appena applicato) che hanno stimolato il rilassamento dello sfintere, permettendo una penetrazione lenta e graduale prima di un dito, poi di un altro, poi di entrambi e infine del pene, rilassato post-eiaculazione, che, passato il gradino iniziale dello sfintere, è scivolato dentro liscio lisco come avvolto in una guaina di seta, ed è stato magnifico, perchè altre parole adatte non ce ne sono. Una magnifica penetrazione a ritmo sempre più incalzante: solo a pensarci mi viene da stramazzare al suolo per il piacere che mi ha dato.
E penso a quel tizio che vuole tanto il culo di sua moglie, e che per come mi ha scritto, mi fa immaginare d'essere uno dalla tecnica " testa d'ariete". Mi auguro che riesca a massaggiarglielo un po' oggi un po' domani e che magari in capo a mesi di duro lavoro, senza scordarsi mai di massaggiare ben bagnato e a lungo prima riesca a guadagnare il "suo" trofeo, quando in realtà il premio non è suo. Se proprio proprio vuole avere lui un "trofeo anale" allora potrebbe esercitarsi bene bene a lungo con il suo di buco e scoprire come si allenta e si rende pronto ad accogliere un dito per essere penetrato.
La volgarità plebea vuole che il culo debba essere rotto, ma così non è. Il culo va allisciato per concedere le sue grazie.
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