domenica 27 ottobre 2013

Complicità

Finalmente, vi ho davanti a me.

Non ci speravo quasi più: cosa saranno 2 o 3 anni che progettiamo di incontrarci? Ma le circostanze hanno giocato a lungo contro.

Siete belli, come vi immaginavo. Belli nella complicità che avete costruito e tramato alle mie spalle: siete rilassati come due amici di vecchia data che stanno per combinare una marachella insieme. A me.
Belli mentre vi faccio cadere gli asciugamani.
Belli i vostri culi, che mi fanno venire una gran voglia di morderveli, ma anche il resto non è da meno.
Belli, mentre sbigottiti, vi ammanetto.
Vi voglio, e lascio le vostre mani libere di accarezzarmi, prendermi, sapendo che, se si fossero incontrate, per caso sul mio corpo, non vi avrebbero imbarazzato affatto.
La vostra complicità di monelli è sublime, sublime nel rigirarmi, accarezzarmi, baciarmi, leccarmi la passera, scoparmi mentre uno di voi due me lo porge per farsi spompinare.
Bellissimo avere i vostri cazzi in me.
Altrettanto bello avere le vostre lingue in me: mentre Sir si dedica amorevolmente e con rinnovata perizia alla mia passera, rompo un tabù che mi ero imposta, non baciare un altro uomo, e bacio te, V. con trasporto, passione e tutto l'amore che mi lega ad un perfetto sconosciuto fino ad allora con cui ho desiderato da parecchio tempo essere oggetto delle sue attenzioni sessuali insieme a mio marito. Quasi un nuovo primo bacio. Ho detto amore, perchè l' "affetto", per me è solo una sfumatura dell'amore.
E poi mi butto tra di voi alla fine di quello che potremmo definire un "primo round", amanti parimerito tutti e tre, sono tra voi due, mi accarezzate, coccolate, incuranti che le vostre gambe si sfiorino nel cingere le mie. Due amanti che non si curano di questo dettaglio imbarazzandosi, ma vivendosi complici è pura poesia del sesso e del far l'amore.
Forse se ci fosse stato più tempo mi sarei ritrovata ad essere scopata e leccata contemporaneamente?
Oddio al solo pensiero fremo.
Fremo a ricordare i brividi caldi, tra cazzo di Sir in figa e gioco di mano di V. nel mio culo. Quanto ho desiderato che me lo prendessi, che me lo scopassi per bene, col tuo pisello così deliziosamente ben fatto e impertinente. Un cazzo di quelli "a virgola" rivolto all'insù col glande leggermente arricciato. Impertinente nell'aspetto come nel modo di fare: lo guardavo ed era "a riposo", gli dedicavo attenzioni e non ne voleva sapere, ma appena mi giravo a spompinare o a scopare Sir, eccolo lì, impertinente e perfettamente sull'attenti! E talmente tanto impertinente che quando l'ho desiderato di nuovo dentro di me, nel mio culo, si è rifiutato.

Fremo al pensiero di un prossimo incontro che, chissà se e quando.

E ti porto con me V., nelle mie fantasie e nel mio cuore, come se te ne fossi rubato un pezzetto, mentre ti rivesti, complice nostro e mascalzone d'altre, senza intimo sotto i pantaloni.

3 commenti:

  1. Davvero eccitante come situazione. Situazione che non ho mai provato dato che il sesso per me esiste solo ma il fatto che tu abbia goduto lo sai trasmettere davvero bene ;-)

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  2. Bel post..lo trovo molto molto personale ed intimo, credo che ogni commento possa risultare banale o superfluo..
    ritengo debba restare li quasi sospeso,d edicato solo ai protagonisti, a quel momento e solo chi lo ha vissuto può capirlo e riprovare le emozioni attraverso la lettura..
    aggiungo che non parli solo di una scopata..sei andata molto oltre..ciao

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