Elle si svegliò la mattina dopo incredula che fosse accaduto. Paul aveva comunque deciso di dormire sul sundeck perché nella cabina con o senza aria condizionata era impossibile dormire. Le aveva dato la buonanotte con un bacio soffice, romantico e affettuoso che non si aspettava affatto. Prima immersione, colazione seconda immersione. Sistemata l'attrezzatura, Elle disse "vado a mettermi qualcosa di asciutto" "se vuoi vengo a mettertelo io" perché no?" I costumi bagnati volarono velocemente nel lavandino, Paul si sedette sul letto, la avvicinò a sé tra le sue gambe ed andò diretto alla sua figa. Le dita erano fresche di immersione un piacevole contrasto con la calda intimità. Elle si strinse a lui ed intanto poteva guardarsi negli specchi che coprivano la lunghezza della parete. Le stava allargando la figa, non la stava semplicemente masturbando. Mentre con due dita premeva ritmicamente sul punto g teneva il pollice sul clitoride, quel piccolo bastardello non proprio facile da trovare nella figa di Elle se non è ben gonfio. L'eccitazione di Elle cresceva. Paul prese la mano di Elle e la mise sul suo cazzo: lei ce la tenne poco preferendo inginocchiarsi per un pompino.
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