"Sei sexy, mi ecciti" le disse lui mentre lei lo guardava intensamente con il suo cazzo in bocca. Lei rispose sorridendo, senza interrompere quello che stava facendo. "Vieni qui" le disse e riprese a baciarla e giocare con la mano tra le sue grandi labbra. Le dita di Paul le donavano una magnifica sensazione di leggerezza, lontana ancora dall'orgasmo. Una nuova mossa acrobatica su quel minuscolo letto ed Elle si trovò di schiena con la bocca e le dita di Paul sulla sua figa e il suo cazzo pronto per essere succhiato di nuovo. Paul iniziò ad accarezzarle anche l'ano, in modo piuttosto diretto, modo che a Elle ricordava quelle volte in cui si era ritrovata a che fare con chi aveva desiderio di esplorare il sesso anale ma non ci era molto avvezzo, o conosceva solo culi molto accoglienti. La cosa che a Elle non creava problemi, ma sapeva anche che se il suo culo non fosse stato corteggiato a dovere non si sarebbe mai concesso. Aveva deciso di abbandonarsi, di lasciarsi andare e se non avrebbe fatto male avrebbe accettato di tutto. Di nuovo un'altra acrobazia e Paul le fu accanto riprendendo quel gioco di mano che le accelerava sempre più il respiro.
Non ci mise molto a trovare il suo punto g con i risultati che entrambi si aspettavano.
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