martedì 4 agosto 2015

Chateaux Deux

Nuovo club, nuove esperienze.

Lo chateaux Deux, è “dietro casa”, perfetto per una scappata anche durare una settimana.

Il posto si presenta bene: pulito ordinato accogliente. La prima cosa che salta all’occhio è che lo staff, a differenza di fan and joy e die eule, è vestito a tema: la barista ha un body con inserto a rete che lascia le tette in vista e niente da immaginare, la proprietaria ha un vestitino un po’ più ordinario, ma che mette in mostra le tette esagerate, e il terzo di staff un tizio magrolino in boxer neri e maglietta amaranto, ma lui niente di che da vedere.
Io e Sir siamo d’accordo che il personale vestito a tema ti aiuti ad entrare nell’atmosfera. D’altro canto non mi dispiace nemmeno l’abbigliamento normale tenuto dal personale degli altri 2 locali, che permette di identificarli rapidamente in mezzo alla gente.
La prima cosa che invece salta al naso è che l'ambiente è profumato e non per coprire cattivi odori, ma proprio per renderlo tale, ed è inebriante.
Le stanze, ormai ne sono certa, sono standard tra i club: il cinema, la stanza bdsm, la sedia ginecologica, l’altalena, la stanza oscura coi buchi per guardare dentro, bar, discoteca e sala da pranzo.
La sala da pranzo credo sia la stanza più bella in assoluto di questo club: non è grandissima, ed è occupata da due enormi tavoli dove le coppie si siedono l’una accanto all’altra come se fosse una grande famiglia, anzichè distribuirsi su tavolini più piccoli. Nota dolente, gli asciugamani. Forse ci siamo viziati con gli standard proposti da fun and joy, telo mare/da bagno 100 x 150, e non stiamo  nemmeno parlando dell’offerta die eule dell’asciugamano 60 x 100: parliamo di qualcosa di dannatamente più piccolo, giusto per coprirci le chiappe, una sorta di 40 x 80. In pratica ti ci siedi su e appena ti muovi non hai più nulla che ti separa le chiappe dal lenzuolo dove c’è stato qualcuno prima di te, fortuna che a differenza del Die Eule dava idea di pulito.
Persone. Forse sarà stata la serata sfigata. Era dichiarata come serata trio, e magari è stato questo a renderla sfortunata, ma se eravamo 10 coppie eravamo in tanti: in pratica un mortorio, ma non sono mancati gli inn (ben due coppie), i chiacchieroni, e i “ma che ci siamo venuti a fare”. Tuttavia siamo stati lo stesso fortunati ed abbiamo socializzato (e giocato) con un’altra coppia, molto simpatica per la verità.
Nonostante gli asciugamani dimensione “fazzoletto da naso”, il mortorio generale, e il freddo proveniente dalla porta della terrazza per fumatori che “guastava” l’ambiente erotico, il posto non è brutto e potrebbe valere la pena tornarci, ma non durante la settimana: la stanchezza della giornata lavorativa, gioca brutti scherzi.

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