mercoledì 6 aprile 2011

A casa A'tuinn


Sta sera prendi due bandana. Quello rosso lo voglio sugli occhi. Si va bene lo metto io così non mi puoi tirare i capelli. légami. stringi un po' di più, sì, ecco, così. E' molto carino il tuo pensiero di usare un solo nodo semplice, così se volessi posso slegarmi da sola, ma non ne ho intenzione. Cosa desidero che tu mi faccia? Niente: sono alla tua mercè.



Nell'oblio di non vedere, di poter solo sentire la tua voce, le tue mani, tutto si amplifica nella tensione dell'attesa di ciò che farai. Io ascolto, non penso: lascio andare il mio corpo che risponda alle tue mani, che non sono più le tue mani, sono le mani del piacere, senza nome, senza passato, nate per morire in un momento.



Sei in balìa di sentimenti contrastanti, vedi il  mio corpo come qualcosa di sacro, da rispettare e contemporaneamente vorresti profanarlo, violarlo. So che non lo farai, sento nella tua voce che il rispetto per il sacro è più forte, e lavora per tenere a bada quella curiosità capricciosa un po' da bambino che, con in mano una pratolina, inizia a farla a pezzi. Ti sento anche nell'imbarazzo di non sapere come muoverti. Non lo sai, ma ti stai muovendo benissimo: ogni tocco è un piccolo brivido di piacere, e ti basta vedere la mia languidità, il mio desderio espresso col mio corpo, con un sorriso e nient'altro per darti conferme. Ed ogni brivido una goccia di me per te.



Apro le gambe, ma non troppo. Giochi molto bene: ormai hai imparato a conoscermi a prendermi "alla larga" anche se l'invito è esplicito. Sai che mi piace fremere d'attesa di piccoli passi verso la mia intimità, sia fisica che emotiva, ogni piccolo passo una goccia di paicere liquido. Un sussulto, di piacere, quando la tua mano decide di sfiorarmi il clitoride. Inizi un gioco di presenze assenze, che mi fa impazzire, di passi lievi e pesanti, di carezze, piccole penetrazioni, di stimolazioni dell'altro buco.



Succhio le tue dita che sanno prima di niente, poi un po' di me, poi un  po' di te, poi di entrambi. Questo gioco ti piace, ed anche a me. E succhio di nuovo, questa volta mi porgi il tuo amatissimo fallo. Lo succhio senza avidità, voglio solo bagnarlo, ma ti piace comunque tanto che non vorresti andartene di lì. Giochi di nuovo con la mia intimità, di mano, di fallo, di bocca: dai luogo a un singolare scambio di giocatori il cui incalzare aumenta il mio piacere, fino al culmine, il mio.



Ora tocca a te. La partita è sempre stata nelle tue mani, anche se più di una volta mi hai chiesto cosa desiderassi. Anche se il tuo titubar d'uccello sulla mia figa mi ha spinto a buttarti dentro di me attirandoti con le mie gambe.
Me lo hai chiesto ancora e ti ho risposto come prima, hai carta bianca. Quasi implorante, mi ha chiesto di guardarti ed abbracciarti mentre godevi dentro di me impetuoso come non mai. Avvinghiata godo del tuo impeto ad ogni spinta e godo del tuo orgasmo quasi fosse il mio.



Finito tutto? Oh no, un ultimo bacio: ti succhio di nuovo il fallo. ora sa di me e di te.

lunedì 4 aprile 2011

Vorrei dire due parole ai giovani


Difficilmente leggeranno qui, probabilmente hanno altri interessi, ma vorrei dirgliele lo stesso.
Capita talvolta che faccia colazione in un bar tabacchi e vedo giovanissimi non prendersi un caffè, un pacchetto di cicche una brioches, ma un pacchetto di sigarette. Ora non so quanto costi, ma quanto tempo gli dura? E soprattutto cosa ne hanno di buono? Che gli sia stato fatto il pistolotto sul "fumare fa male" è quasi scontato e di certo non sarò io a farglielo, però vorrei consigliarvi di spendere meglio i vostri soldi.
Spendeteli in profilattici.
Non so se questi ragazzi sono vittime, ma temo d si, degli stessi pregiudizi che c'erano quando avevo la loro età, di essere mal giudicata per l'acquisto di profilattici. Quando mi ritrovai a fare le mie prime esperienze decisi di prendere la pillola per non incappare solo nelle gravidanze indesiderate, stupidamente non curante, o riponendo la nostra fiducia nel'onesta reciproca di non aver fatto sesso non protetto con altri, delle malattie sessualemnte trasmissibili. A quell'epoca il giudizio di ragazza facile c'era ancora, e temo esista tutt'ora, e non mi feci problemi a guardare con sfida il farmacista, che impassibile prese la ricetta della ginecologa e mi diede due confezioni di pillole anticoncezionali.



Quindi vorrei portare l'elogio delle gioie dell'eros contro le sigarette.
Io non sono una fumatrice, ma non nego che alle superiori provai come tanti, e non solo non mi disse niente, ma non mi piacque affatto quella sensazione di secchezza delle fauci, di cattivo gusto in bocca di congesione nasale che mi lasciava. Non finii nemmeno il primo pacchetto.
Però mi ricordo quanto mi piacessero i fidanzatini che provavano a conquistare un centimetro in più del mio corpo verso quelle parti ambite che fossero le tette o il culo o il più pudico fianco. Mi ricordo l'imbarazzo dell'essere bagnata dopo i passionali e travolgenti baci adolescenziali e il desiderio di volere di più e non poterlo avere. Ma a parte un certo qual "pudico fastidio" per gli umori o per turgidi amici (si ho detto ad uno dei miei primi fidanzatini " scusa puoi spostare il fazzoletto che mi dà fastidio? in seguito incominciai ad apprezzare quel "fazzoletto") le sensazioni lasciate erano di certo migliori e più durature di una sigaretta.



Inoltre una sigaretta è un esperienza che si completa fumata la prima in tutta la vita e poi si susseguono tutte uguali le une alle altre. Il sesso dal "gratuito" del pomicio e del petting, al poco costoso del profilattico invece è una continua scoperta ed evoluzione che riserva infinite scoperte talvolta belle qualche volta brutte e qualche volta magnifiche.



Certo per il sesso bisogna essere in due, e seguire tutte quelle regole di passi lenti e graduali necessari a far si che sia un esperienza piacevole appagante e non scontata, mentre una sigaretta te la puoi fumare da solo, ma farsene una così da soli è proprio triste, perchè diciamocelo, s'inizia a fumare per stare in compagnia, per non sentirsi esclusi. E allora per non sentirsi esclusi perchè non iniziare a relazionarsi con amici ed amiche (ad ognuno sta seguire la propria indole etero od omosessuale) in un modo diverso, che porti anche a rispettare e conoscersi se stessi e gli altri di più?

E poi per il "da soli" si può fare anche dell'auto erotismo: appagante, meno triste e sicuramente più economico.

venerdì 1 aprile 2011

Signora desidera una banana?


Come ho scirtto in "legami legami" il post "vi piacciono i giocattoli?" ha raccolto alcuni commenti, e da questi ne traggo spunto per scrivere  un altro post.

A. mi confida: "sulla testiera del letto ho da una parte delle "manette pelose", e dall'altra un frustino di quelli per far giocare il gatto"



e C. mi racconta:"La fantasia è il primo giocattolo del sesso.....e come dici tu,poi si può usare di tutto,dalla frutta al piumino per stuzzicare...peccato che spesso le donne siano riluttanti a certi giochi e preferiscano l'uso della solita banana..."



Mi commuovete davvero. grazie. Questo grazie è anche per B. che mi ha dato lo spunto per il post precendente. Però lasciatemi dire che, non ho aperto il mio cassetto dei giocattoli, ma ho solo parlato di cose che sono di facile reperibilità, come le banane di cui sopra: se ne butti un ciospo nel carrello nessuno ti giudicherà nulla più di una che acquista della frutta, ma se ti vedessero uscire da un sexy shop, saresti angosciata dalla possibilità di essere riconosciuta. Il solito puritanismo del cazzo: sante la domenica vacche dal lunedì al sabato. Per fortuna che ora esiste il tuppersex!



SE vogliamo parlare di giocattoli, vi parlo dei miei.



Il primo in assoluto il migliore, in completo accordo con C, è la fantasia, che è solo da sbizzarrire. Tutti ce l'abbiamo va solo usata in un contesto di armonia e consensi.



Ho ben tre bacchette magiche piumate in casa, ma sono di esclusivo dominio dei legittimi destinatari d'uso.  Tutto ciò che è piumato (compreso l'acchiappasogni) è stato bandito perchè di eccessivo interesse dei coinquilini pelosi.



Le banane a casa mia rimangono in cucina e vengono usate per il loro reale scopo: essere mangiate. Come alternativa al magnifico fallo di cui sono la fortunata utente, ho altri oggetti fatti apposta che mi hanno procurato notevole piacere già al momento della scelta e dell'acquisto. Ho la fortuna di avere un compagno sufficientemente smaliziato (o forse lui ha la fortina di avere una compagna smaliziata) da entrare con me in un sexy shop e in alcuni casi ridere divertiti di alcuni giocattoli. Anche se a volte la mia pulsione pare averlo messo in imbarazzo.
Il primo lo acquistammo in un "erotic shop": fondamentalmente vendevano cose molto soft come i completini da cameriera, gli scherzi da matrimonio ed addio al celibato/nubilato, libri, e proprio pochi, ma pochi cazzi di gomma vibranti e non. La scelta è stata ardua perchè la cosa che a me preme più di tutte è la consistenza. Quindi ci passo verametne tanto tempo a farmi ispirare dalla forma e a seguire dalla consistenza. Questo era immobile, liscio e il più simile ad un cazzo vero.
Vennerò poi, dopo qualche anno, i primi due vibranti: uno piccolo, grosso poco più di un rossetto colore rosa big babol: una cosa che si può portare tranquillamente in borsa e nella busta della toilette, così perchè cvolevo qualcosa di poche pretese ma vibrante; l'altro invece fu frutto di una lunga scelta tra enormi cazzi in gel verdi e riproduzioni molto fedeli, ma esageratamente cari per le nostre tasche, e trovai quest'altro coso rosa, ben fatto, glande ben pronunciato e venature ben rilevate, non troppo grande non troppo piccolo. Solo quando fummo a casa scoprii che era dotato di telecomando vibrazione e rotazione e di seconda testa a becco di delfino! Fantastico decisamente fantastico.
Però mancava qualcosa.
Per ultimi arrivarono altri due giocattoli: un doppio fallo, e un vibratore lungo e sottile largo quanto una stilografica, scelto apposta per soddisfare retro-desideri senza essere eccessivamente invadente.
Questi al momento sono i miei/nostri giocatotli/amichetti, ma non escludiamo di accoglierne altri.





 

giovedì 31 marzo 2011

Legàmi Légami


Il post " vi piacciono i giocattoli?" ha lasciato, come dire, un certo seguito nei commenti, che non sono pubblici, ma solo via messaggio privato, così posso dedicare la giusta attenzione a tutti coloro che hanno qualcosa da dirmi.

B. mi scrive una sua riflessione:"Volevo però, [..], che provassi a ripensare alle cinghie, al bondage che altro non è, mi hanno spiegato, che un intenso legame, il più intenso. Solo nel caso in cui il legame si sostanzi nella consensualità. Comanda chi è avvolto dai lacci. Se solo per un istante nei suoi occhi non c'è pieno e totale abbandono il legame si scoglie e la sensualità sfiorisce. E' fiducia ed abbandono totale del dominante (dominato) al domianato (dominante). Le mie parole sono povere perchè non ho potuto mai provarlo ma chi l'ha provato mi avvolge quando me ne parla. Legami che come la panna fanno scorrere corpi ed anime uno sull'altro. "

Come ho già avuto modo di dire a B. in privato, non ho mai provato cose estreme come "legature a salame" e al momento non ne sono attratta, ma non dico che non lo farò MAI. Quando ero adolescente dicevo che non mi sarei mai fatta leccare la patata, ed invece nel giro di poco cambiai idea. Comunque, al momento, non avverto desideri di venire legata come un salame. Però sì, mi piace farmi legare di tanto in tanto. Niente sciarpe in seta: se si sporcano devono andare in tintoria e non è detto che vengano pulite. Preferisco dei rozzi e per nulla costosi bandanas, che sono per di più in cotone e buttabili in lavatrice. Bandana per i polsi, raramente per le caviglie, Bandana per gli occhi, perchè si mi piace anche venire bendata: l'emozione di non sapere cosa accadrà istante per istante.
Alternativo al bandana le manette. Chiuse quel tanto che basta a non sfilare la mano, ma non strette a segnare, e niente pelliccetta: mi piace sentire il freddo del metallo sui polsi. E qui mi fermo, forse un po' troppo da brava ragazza, ma ognuno ha i suoi gusti.

mercoledì 30 marzo 2011

Elogio della Fellatio

La fellatio, o più comunemente conosciuta come Pompino, è un'altra di quelle cose che adoro fare.
Volendo si ricade sempre negli stereotipi del maschio che umilia la donna se se lo fa succhiare, ma... è uno stereotipo veramente imbecille.
Quale idiota pensa di umiliare una donna mettendogli in bocca il suo cazzo, quando la suddetta, se di essere umiliata poi tanto non le va, glielo potrebbe morsicare fino alla mutilazione?
Credo sia un gesto di enorme fiducia, almeno da parte di un uomo.
E ammetto che è anche un utile diversivo quando di far l'amore o scopare non se ne ha voglia. I motivi? ognuno ha i suoi.
Comunque a me succhiare piace.
Mi piace assaporare il glande con le labbra, pizzicottarlo con le stesse, a volte anche sfiorarlo coi denti. Mi piace percorrere con la punta della lingua tutta la rima del glande, e le venature. Mi piace sentirlo in bocca, ma non spingerlo fino in fondo, perchè per l'effetto "gola profonda" delle attrici porno bisogna stare attente al riflesso indotto del vomito, e se mi deve piacere non deve essere uno sforzo. Mi piace anche darlgi delle leccate tutta lunghezza come se fosse un gelato. Mi piace anche alternare la mano, perchè l'uso della bocca reiterato mi fa perdere il piacere della fellatio.
E non ultimo mi piace assaporare l'esplosione del piacere, e talvolta condividerlo.

giovedì 24 marzo 2011

Vi piacciono i giocattoli?

Quando si parla di "giocattoli" nel campo degli " affari dilettevoli" si pensa troppo spesso ad una cosa sola: vibratori.

A me piace estendere il termine giocattoli anche al pudico abbigliamento intimo, perchè parliamoci chiaro ci sono reggiseni, perizomi, slip, guepiere, sottovesti, pigiami, collant ed autoreggenti, che sembrano fatti apposta per rimanere indosso il minor tempo possibile, e li vendono in rispettabilissimi negozi da centro commerciale, non necessariamente in sex shop.
Alcuni giocattoli li si trovano anche in negozi per animali.
No no, non parlo mica di finti ossi di gomma che possono essere usati come falli posticci! Parlo di una più innocente bacchetta piumata, un giocattolo per gatti.
Poi c'è il vasto mondo dell'olio idratante, dove i più conosciuti sono i peggiori in resa: meglio prodotti d'erboresteria, se non un banale mandole dolci spremitura a freddo, che non avrà un sapore conturbante, ma non crea problemi se leccato. Anche se... come "olio" idratante leccabile la panna è la migliore: montata non zuccherata, lascia la pelle scorrevole per parecchio tempo, mentre gli oli tendono a frenare per quanto riscaldino e rilasisno la muscolatura (o almeno così è per me).

Perciò senza andare in negozi specializzati che tengono alla larga i timidi che però vogliono scoprire qualche gioia in più, un giro tra intimo, calze, negozio per animali e banco frigo, già riserva parecchie emozioni.

Poi ci sono giocattoli particolari, che a me personalmente non m'invitano a giocare, anzi. Cinture per legare come salami donne e uomini e ammennicoli affini a me non piacciono. Con questo non dico che non rientrino nella categoria: piaceranno ad altri, un po' come c'è chi preferisce le costruzioni e chi le macchinine.

il mio corpo

lo vuoi vedere?

Mi spiace ma non è per tutti.

No è bello, ne orrendo, può piacere e non piacere, ed è per questo che non lo vedrai.

E' per chi lo vuole, per chi lo vuole veramente, per chi mi lusinga pur di scorgere un angolo di pelle nascosta, per chi già s'inebria con uno sguardo tra l'innocente e il consapevole, per una mossa sinuosa.
Se fossi un frutto sarei l'albicocca da raccogliere dall'albero perchè vuoi quella, mai sarei esposta in una cassetta al supermercato come tante altre su cui cliccare e mettere nel carrello.

se vuoi le mie morbidezze dovrai saperle conquistare, con i loro pregi e i loro difetti, perchè non sono perfetta, ma riservata e desidero essere desiderata.

mercoledì 23 marzo 2011

Elogio alla sodomia

"Prenderla in culo" è sempre legata ad un evento spiacevole, ed effettivamente, se la sodomia viene eseguita male, non è poi tanto piacevole.
Così al volgo è negata l'idea che un cazzo in culo possa essere non solo piacevole, ma estremamente eccitante fino all'amplesso.

Certo mica ti devi mettere lì, a culo all'aria, e dire: " Amore fammi sentire troia, mettimelo in culo". No devi sentire il   desiderare di essere aperta, di sentire qualcosa che anzichè uscire da te ci entra. Deve essere un desiderio a cui resistere è difficile, non una cosa da " si vabbeh dai proviamo".
 E non metterti a carponi come fanno le attrici che ormai sono aperte più del partenone!
Sdraiati di fianco, così puoi rilassare tutti i muscoli, e spiega al tuo lui, se come te non sa cosa sta facendo, che va fatto piano a piccoli passi, perchè sì, può essere doloroso.
Che ti stuzzichi il buco colo con il glande, come se gli stesse dando dei baci, e magari prima del cazzo prova con un dito: prima assapora il piacere di questi giochi, e poi fai il il passo successivo di provare a spingere.
Anche metre giochi, mentre stimoli la curiosità e il desiderio usa un lubrificante: il culo non è la figa, non si bagna se sei eccitata, ma quanto ti si bagna la figa mentre ti accarezzano il buco.
Quando i piccoli passi saranno giunti, non oggi non domani ma dopo molti tentativi, ad aprirti il culo e a far si che sia TUTTO dentro, il piacere che ne otterrai sara tale che quando qualcuno dirà in un discorso quasiasi " eh me lo sono preso in culo" tu sorriderai, pensando che non sa proprio quello che sta dicendo.

La stessa cosa vale per gli uomini. Non è da omosessuale provare piacere anale: basta solo essere curiosi di voler condividere un identico piacere con la propria donna.

martedì 22 marzo 2011

L'uomo nell'ombra

Non hai volto, non hai nome, non hai voce, ma sei tu l'uomo nell'ombra.
Hai solo il calore della pelle, il suono del tuo respiro, La Tua Essenza che s'espande senza argini, e mi travolge.
Sono tua, possiedimi senza limiti di sorta, fammi dimenticare chi sono per un attimo soltanto e perdermi in una dimensione sospesa.
Lasciami poi esausta e soddisfatta, ricadere nel baule in cui dormo a lungo, riscaldata dal calore della tua pelle, inebirata dai tuoi baci, appagata dal tuo sesso.

lunedì 19 gennaio 2009

A portrait Lady

Non è bellissima?

Hai immaginato così la mia pelle candida, piegata  nelle morbide curve di culo e fianchi, il mio seno piccolo ma fiero, imperturbabile, ancora a testa alta spavaldo ed invitante con i miei capezzoli color del bocciolo di rosa sfrontati ed amabili immersi tra altri corpi a dare e ricevere piacere.
Hai immaginato la mia bocca prendersi cura di altri cazzi giocando di lingua e di labbra, mentre varie mani accarezzavano il mio corpo candido ovunque donandomi brividi di piacere.
Hai immaginato mille bocche su di me a coprirmi di baci, a succhiarmi dolcemente i seni, a leccarmi la passera con il suo morbido pelo rosso dischiusa e ricca di umori, ed io pronta ad immolarmi al sacrificio del piacere.
sacro sacrificio a cui mi dedico per dare e per ricevere.
Mi hai immaginata scopata da qualcun'altro, mentre faccio un pompino e qualcuno mi accarezza.
Mi hai immaginata coperta di sperma, come in una simbolica fecondazione affinchè dall'amore nasca altro amore.
Mi hai immaginata condurre a nuovi piaceri un'altra donna.

Mi hai immaginata così metre mi amavi.

Lo sai che sono molto dififcile nella scelta di chi, ma a quando, amore,  potrò dedicarmi davvero ad un simile piacere?