domenica 12 luglio 2015

Mimi und Momo

Ritroviamo i nostri nuovi amici che escono dalla sala massaggi dopo le 22.30: e noi che si era persino temuto di essere già stati abbandonati e traditi. Il tempo di una bibita e di risolvere un paio di presentazioni, lei si fa chiamare Mimi lui Momo, e andiamo a cercare un posto per noi. Tutto occupato, tranne loro, i divanetti!

Cavallerescamente lor signori ci cedono il passo.
mimi è deliziosa con le sue morbide curve. Le sorrido e mi ricambia per poi baciarci.
Morbido, lento: come a gustare uno di quei dolci che ora e forse mai più nella vita: forse ci sono troppe donne in ricerca solo dell'etero nei club. In bacio accompagnato da carezze lievi e soavi lungo il corpo indugiando in graziosi e cerimoniosi salamelecchi in quelle zone erogene deliziose ma non sessualmente esplicite. Servono sempre, giusto per cerare complicità per unire corpi impenetrabili in un piacere delicato. E' una lenta cerimonia di conoscenza, che alterna baci e carezze con labbra esploratrici, e sorrisi che diventano sempre più complici.
Il collo le spalle i seni.
Mimi ha due tette generose, le mie in confronto sono piccole. Per me la prassi è standard. Prima la punta delle dita poi la mano e poi le labbra, ma mai direttamente sui capezzoli. La bacio prima nell'incavo dei seni, poi sempre più vicina ai capezzoli sfiorandoli con la guancia, con la punta del naso, con le labbra e poi con la punta della lingua. Le sue generose tette sono dotare di capezzoli piccolissimi, di quelli che ci giochi con la lingua per solleticarli più che per succhiarli.
La complicità è creata. La invito con ferma giocosità a sdraiarsi: incomincio io.
Mi metto sopra con una gamba tra le sue, senza appoggiarmi alla sua passera ma quel tanto vicina da farle sentire il calore. sorrisi e baci: la lunga via verso la bernarda. Collo spalle seni, entrambi per par condicio, i capezzolini-ini, il ventre morbido, l'ombelico e giù verso il pube. Ha la pelle profumata, sa di albicocca, ed è un delizioso invito a continuare a baciarla. Poi si devia, perché come tute le strade che portano ai tesori non sono mai dirette. Si devia sulla coscia: labbra su una carezze sull'altra. La bacio e scendo verso l'interno coscia che, guarda un po', si dimostra accogliente, divaricandosi. Il tesoro è in vista, ma indugio a lungo in quello spazio tra grandi labbra ed inguine, annusandola, sfiorandola con naso, baciandola, leccandola.
Ha un bel clitoride, non troppo grande non troppo piccolo: facile insomma da trovare leccare succhiare. Ormai sono lì e mi diverto a sentire come risponde alle leccate delicate e profonde, allo stuzzicargliela, al succhiargliela al mordergliela. Quanto è bello dare piacere ad una donna: più complicata di un uomo per la verità, forse perché non ho poi tutta questa esperienza, ma ascoltarne le risposte, lievi o brusche, crescenti o sussultanti, è pura poesia.
Non sono certa ma penso che il momento sia propizio per provare a penetrarla. La mia lingua s'insinua nella sua figa lentamente con educazione, e non mi sono sbagliata: era il momento giusto! Indugio un po', poi ritorno sul clitoride, un po' più facile per giocare, ma non lascio una postazione scoperta, la cedo al dito. Lentamente con educazione, si fa spazio tra le pieghe delle piccole labbra trovando ben poca resistenza e quasi subito quel delizioso cuscinetto di carne rugoso che sa dare tanto piacere a noi fanciulle. E' una danza tra me e lei: tra i miei giochi di dito e di bocca e i sui gemiti e sussulti. Una danza lenta e lunga, senza penetrazioni profonde o dal ritmo troppo rapido. Una danza ricca di orgasmini in un crescendo lento il giusto che la fa sussultare gemere ansimare e stringere le gambe attorno alla mia mano, per abbandonarsi poi in quella beata espressione di relax post orgasmico che ti riempie il cuore di gioia.
La bacio, mi allontano e cerca le coccole del marito: mi coglie un misto di tenerezza e eccitazione.
Poco dopo si riprende ed inizia una scopata passionalissima e selvaggia col marito: una performance di tutto rispetto. Io e Sir gli facciamo compagnia, ma siamo stancocci ed è più che altro una scopatina di "cortesia".


Ci alziamo dal nostro angolo che si è fatta mezzanotte. torniamo tutti al bar, tranne mimi che va a cambiarsi:dalla negligeè nera passa ad una più simpatica, per via delle sue morbide forme, catsuit rossa in rete con un invitante/provocante apertura sulla passera. Beviamo chiacchieriamo e poi ci salutiamo: per noi è giunta l'ora di dire "ok basta così" loro invece vogliono andarsi a divertire ancora un po'.
Prima di andare a dormire decidiamo per un giro di idromassaggio, bagno turco e sauna. Qui dove il sesso è il filo conduttore non c'è nemmeno il gusto di fare un pompino nel bagno turco: manca il brivido del "proibito", contrariamente al giro in SPA di qualche anno fa.
La strada verso la camera ci obbliga a passare nel trombodromo buttiamo un occhio qui e là per vedere se c'è qualcosa che ci ispira, ma troviamo solo i nostri nuovi amici in fondo al dungeon impegnati in una scopata da far concorrenza alle tre signore di prima.

Ma finiamo così, andando a letto come due vecchietti stanchi?
Eh no, stanchi di tutte quelle luci troppo soffuse ne accendiamo una un po' più forte dove concederci un ultima cara e vecchia pecorina con volti ben visibili e suoni ben udibili, ma solo a chi fosse abbastanza vicino, tipo nella stanza vicina.


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