Gelosia, strana bestia.

Sei uscita.
Mi hai detto dove andavi e con chi. So che è una bugia, non so dove sei andata,  non so con chi sei andata.
So solo che stai scopando.
Non saresti uscita in autoreggenti se non fosse per andare a scopare: non le metti mai.
Ne sono convinto.
L'attesa è snervante, la gelosia sgomita in mezzo agli altri pensieri.
T'immagino presa da dietro, come piace a te, il vestito sollevato a mostrare le natiche chiare, probabilmente sei anche senza mutande, porca.
Scopata nel culo, una mano a strapazzarti il clitoride, un'altra a strizzare una tetta. Rovesci gli occhi, ti mordi il labbro ed infine urli...  Mi domando se lo farai venire dentro di te o se gli darai la soddisfazione di togliere il preservativo e venirti addosso, o se lo soddisferai a bocca.
Nonostante questo, o forse proprio per questo, m'immagino il tuo rientro.
I capelli fuori posto,  le guance  leggermente arrossate dall'orgasmo, sudata ed odorante di sesso e immagino di scoparti, bagnata dell'altro.

Nella realtà invece no, non mi va affatto: voglio tenerti per mano e baciarti mentre scopiamo insieme a qualcun altro.

Alla gelosia preferisco l'amore nei tuoi occhi, attraverso tutto il tuo corpo.