sabato 1 febbraio 2014

Il salumiere!

Oh, si ricorda, eccome.

L'altro giorno sono andata e c'era lui di turno: era un po' che non lo vedevo ed avevo pure bisogno al banco gastronomia.
Mi ha visto e mi ha salutato con un "ciao" che non è possibile rendere, esattamente come non è possibile rendere lo zenzero di Mastro de Sade (no Mastro, cazzo, l'ortolano non ce l'ha in questo momento!) "mielosamente vellutato"? Beh immaginatevelo da voi.
Dopo il "Ciao" continua, "E' da un po' che non la vedo", per poi passare a discorsi più " di lavoro" come prendo un pollo arrosto e le patate.
Fa forca disfa prepara i pacchetti, e al momento di pesare le patate, deve cercare il codice che non se lo ricorda. Prendo la palla al balzo ( è bravissimo a servirmele mi sa!) e mentre si china a prendere un sacchetto gli dico:
"Può essere un problema dimenticarsi il codice per la patata"

Immaginatevelo arrossire e deglutire, parzialmente nascosto dal bancone.

Riemerge, dopo quel mezzo secondo che serve per riprendersi e mi risponde con " è solo quello delle patate arrosto che non mi ricordo, l'altro è impossibile da scordare".

Sono stata fedele al mio modo di prendere i suoi pacchetti, ma un po' più morigerata.

Temo di aver creato un mostro, e non sarebbe il primo considerato l'episodio al sexy shop con Slove e la Gatta

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