Alla pausa snack, segue un giro in piscina per vedere la situazione. Eh niente: gente che balla dentro e fuori dall' acqua, e altri in zone defilate a guardare o chiacchierare. Vediamo due coppie interessanti e le invitano a venire con noi nelle stanze. Una è lì "solo per festeggiare", anche se a lei l' idea sembrava piacerle, per l' altra era troppo presto. Del movimento che interessa a noi, al piano piscina ce n'è poco: una coppia sta scopando ma ha tirato le tende, perciò non si ha nemmeno il piacere di guardare. Quindi mi siedo su un divanetto doppio e chiedo a Sir di toccarmi. Mentre lo fa, guardo intensamente quelli che passano raccogliendo qualche sorriso, ma nulla più. Torniamo nelle stanze, riprendiamo quella dove eravamo prima, con il solito via vai. Sir vuole il suo secondo giro. Lo faccio mettere con la testa rivolta verso la porta: l' idea di essere vista mentre drizzo il cazzo al mio uomo, lo faccio venire e poter chiamare qualcuno per giocare insieme mi eccita; che sia forse un po' esibizionista? Forse, so che sono brava, so che mi piace quello che faccio e non mi vergogno a farlo vedere, ne condividere. A quanto pare nessuno vuole partecipare fino a che Sir, non inizia a scoparmi. Passa qualche curioso e non me ne dolgo: ho avuto molto più di quanto mi aspettassi. Sir viene dentro di me. Una piccola pausa, mi sistemo e Sir inizia a prendersi cura di me. Noto che è entrato un curioso. In piscina sembrava avere un bel cazzo lungo: certe occasioni è meglio non farsele scappare, quindi lo invio ad unirsi. Si abbassa il costume da bagno per scoprire che il suo cazzo non è affatto grosso, ma un cazzo normalissimo con un "push up". Una delusione che può essere trascurata. Ha la pelle fredda di piscina, è una bella sensazione, inizio a spompinarlo. Dopo pochi colpi, prende e mi strizza una tetta tanto da farmi male: non è il primo uomo che lo fa (e mi chiedo dal profondo perché cazzo lo fanno, se stringessi io i coglioni a quel modo non sarebbero felici), quindi dico "fai piano" avvertimento che in genere basta per fare capire che devono essere più delicati. Si piega su di me, mentre ho ripreso a lavorare di bocca. Inizia masturbandomi: le mani fredde sono interessanti, poi avvicina la bocca e mi morde con forza facendomi male! Urlo dal dolore lo meno e mi tolgo da sotto di lui. Sono furente. Alla mia lamentela "non si morde", il coglione non trova di meglio da rispondere: "pensavo di piacesse!" Lo mando via, il dolore è tale che voglio bagnarmi con un po' di acqua fredda per vedere se mi passa. Rimane un po' di fastidio, ma sono eccitata ho ancora voglia di cazzo. Torniamo nelle stanze incontrando il marcantonio sulle scale e mi chiede se abbiamo bisogno di aiuto. Certo che si che lo voglio l'aiuto della sua lattina da 0.5 curva! È enorme sia lui che il suo cazzo: potrebbe avvolgermi nelle sue braccia che scomparirei. Ha labbra sofficissime, e un abbraccio delicato. Mentre glielo succhio riesce ad infilarmi due dita in figa e a portarmi su di giri tanto da chiedergli se mi vuole scopare. Certo che si è la risposta! Mi mette a pecora, in modo da vederci nello specchio, e dopo essersi messo un preservativo XL, me lo infila con una delicatezza tale da godere della dimensione. Ed inizia a scoparmi con foga. È diverso: mi riempie molto portandomi a quello stato di iper stimolazione che purtroppo per me ha un effetto nocivo e mi allunga i tempiper il raggiungimento dell' orgasmo. Sento il glande clitorideo che vuole esplodere sotto le sue spinte, con le palle che gli sbattono contro. Sento anche quell' impellente bisogno di fare la pipì: che sia la volta buona che riesco a squirtare? Mi lascio andare, prendo tutto quello che mi dà: se mi toccassi verrei subito, ma le spinte sono potenti e non posso reggermi con un braccio solo. Lo sto facendo sudare. Mi prende mi gira a pancia in su e inizia a lavorare di bocca e dita finché non vengo. Guarda Sir, e dice: "credo sia venuta. Non mi è mai capitato qualcosa del genere". Lo guardo e gli rispondo: "non mi era mai capitato di prendere un cazzo così grosso". Mi bacia e ci salutiamo dicendo che ci saremmo visti più tardi. Purtroppo non accadrà: io e Sir abbiamo avuto le nostre soddisfazioni e siamo stanchi, dopotutto abbiamo una certa età. Quindi c'è ne andiamo soddisfatti della serata.
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