venerdì 5 gennaio 2024

Cinefilia

Sybille aveva labbra carnose, come spicchi d'arancia. Carnose erano pure le guance, i seni, i fianchi, le gambe. Aveva un magnifico corpo a clessidra contornato da biondi capelli ondulati e grandi occhi blu. Era il sogno ad occhi aperti sotto il sole di molti uomini e molte donne, ma lei amava il buio del ci­nema. Ci andava ogni volta che poteva, adorava quella stanza buia e la non-luce che proveniva dallo schermo illuminato. Ci andava vestita sempre nello stesso modo: un vestito a tubino con scollo quadrato, calze con la riga e tacco a spillo. Sybille era ben più che consapevole della sua avvenenza e non disdegnava metterla in mostra soprattutto se andava al cinema. Ci andava da sola perché non avrebbe mai condiviso quel piacere con nessuno. 
Era un sabato pomeriggio come tanti e Sybille andò al cinema. Il film era iniziato da poco quando entrò in sala. La non-luce illuminò poco meno di 10 spettatori, lei esclusa. Come faceva sempre si diresse verso la fila piú vicina allo schermo che fosse occupata e si sedette alla destra dello spettatore già presente. Sullo schermo c'erano 2 donne inginocchiate sul letto che si baciavano, ma quello a Sybille non importava. A lei importava lo spettatore. Per sedercisi accanto gli era passata davanti sapendo lo che non sarebbe passata inosser­vata. Lo spettatore era caduto nella sua trappola a clessidra al profumo di Poison. Sybille lo aveva ignorato seguendo lo stesso schema di sempre: si sedeva e iniziava a guardare il film.
Sapeva che la presenza di una donna in un cinema porno era inusuale: per questo motivo ignorava l'ignaro spettatore affinché potes­se tornare a godersi il film con il cazzo in mano. Fu così anche quella volta: mentre le due attrici si baciavano e si accarezzavano sullo schermo, lo spettatore dopo un primo momento di stupore riprese ad accarezzarsi il cazzo fuori dal pantaloni. Sybille attese poco più di un minuto poi allungò la mano su quel cazzo a disposizione accanto a lei. La sua mano si presentò delicatamente facendo sobbalzare di sorpresa lo spettatore. Con lo sguardo fisso allo schermo Sybille iniziò ad accarez­zarlo delicatamente. Lo spettatore si rilassò accettando quel dono inaspettato. Era quello che Sybille voleva ed aspettava: appena avvertì che la tensione dello stupore si fosse dissipata si chinò su quel cazzo ed iniziò a spompinarlo lentamente. Lo spettatore sospirò e come accadeva sempre non fece resistenza, anzi si rilassò. Le labbra di Sybille circondavano l'asta: odorava di sega vecchia, ma a lei non importava, le importava avere le sue labbra su un cazzo vero che non avesse ne corpo ne volto come poteva esserlo nella non-luce del cinema. Le piaceva sentirli ansimare, sentire la reazione del loro corpo. Talvolta trovava solo chi si godeva il dono inaspettato, altre volte chi voleva parteci­pare, altre ancora chi voleva guidarla appoggiandole una mano sulla testa. Sybille stava già lavorando di bocca da qualche minuto quando un secondo spettatore si accorse di ciò che stava accadendo. Si sedette accanto e si mise ad accarezzarle il culo sollevato. Sybille sorrise fra sé con il cazzo in bocca: attendeva che arrivasse qualcun altro e fu contenta di non dover aspettare a lungo. Il secondo mentre con una mano si trastullava il cazzo, con l'altra esplorava la roton­dità di quel culo generoso, la rotondità delle cosce e la linea che le separa. Sybille scostó lievemente le gambe per lasciar intendere che gradiva quell'attenzione. Il vestito si sollevò quel tanto da scoprire al tatto il pizzo delle calze. La mano del secondo colse l'occasione per esplorare quel luogo delicato. Sfiorò il bordo del pizzo spostandosi verso la natica ed infilandosi sotto il vestito. Il culo era tondo e sodo, lo stacco tra coscia e natica sembrava scolpito. La mano si mosse per infilarsi tra le 2 cosce coperte da quella fascia di pizzo: era caldo. La mano tornò sul culo e sollevò decisamente il vestito. Sybille non indossava le mutande. Mentre continuava a spompinare lentamente il primo spettatore, il secondo le accarezzava il culo nudo col vestito tirato sui fianchi. Ora anche la figa era all'aria ma la posizione non dava possibilità di essere raggiunta. Sybille decise che era ora di cambiare fila. Si interruppe, si alzò e disse "venite" dirigendosi in prima fila. La non-luce illuminò 3 figure di cui una decisamente a clessidra. Fece sedere su una poltrona il primo spettatore e si chinò su di lui per continuare da dove si era interrotta e porgere il culo al secondo che le pose la cappella tra le natiche all'altezza del buco del culo. Le appog­giò le mani sulle natiche spingendole 1'una contro l'altra e iniziò a strusciarsi e a masturbarsi con il culo di Sybille. Il primo spettato­re era ormai al limite quando altri astanti decisero di raggiunge­re il terzetto. Sybille si rese conto di essere diventata il centro dell' attenzione perciò aumentò  il ritmo del suo pompino e lo fece venire in bocca. Estrasse un fazzoletto dal reggiseno e ci sputò dentro. L'orga­smo del primo fu d'ispirazione anche per il secondo che le venne in mezzo alle natiche sporcandole il culo e la figa prima di quanto lui desiderasse. Fu un eiaculazione rapida: si piegò verso di lei con il cazzo ancora tra le natiche e le disse: "Permettimi di ripulirti dalla mia sborra: allarga le gambe." Acconsentì sen­za girarsi; sollevò una gamba appog­giando il piede sul bracciolo della poltrona antistante. Un terzo spetta­tore si infilò nella seconda fila e senza fare domande le mise il cazzo davanti al naso. Sybille lo prese in bocca ed iniziò a succhiare. Il Secondo le leccava via la sborra a volte a lingua piena a volte disegnando dettagli con la punta: le piaceva quello che le stava facendo e il suo respiro confer­mava il piacere. La leccava ma non faceva una mossa di più di quello che serviva per ripulirla. Finì, si avvicinò alla sua testa le sussurrò "grazie" e se ne andò: il posto era libero per un quarto che non tardò ad arrivare. Le si avvici­nò all 'orecchio e le disse" Signora ho un unico desiderio: voglio metterti la lingua nel culo. Niente dita, niente cazzo: ti prego di permettermi di leccarti il culo". Sybille non s'interruppe e si limitò ad allontanare con la mano una natica a mo' d'invito. Il quarto iniziò ad accarezzarle il culo, ci appoggiò il viso contro come se fosse stato un cuscino le baciò le natiche più volte, poi le divaricò le natiche ed iniziò a leccare. L'eccitazione di Sybille cresceva: non era insensibile a quelle attenzioni. Le stava contornando con la punta della lingua la rosetta che pulsava di piacere ed iniziava a rilassarsi. La figa le si stava bagnando e gonfiando. Poi allontanò le mani le natiche tendendo la rosetta e infilò la lingua nel culo. Sybille emise un lieve gemito a bocca piena. Sentì il cambio del respiro del terzo spettatore: stava per venire mentre lei godeva bagnandosi della perversione anale di un altro. Lo portò al limite e si fece schizzare nella bocca aperta mentre 1o masturbava facendo volare qualche schizzo sul viso. Il terzo si sedette dov'era e Sybille si appoggiò alla spalliera della poltroncina. Il quarto tolse la lingua dal culo, gemette e venne da solo. Subito arrivó un quinto che senza dire nulla le si mise dietro e passandole la mano attraverso le gambe andò a cercare la figa. Sybille gemette: era gonfia e bagnata. Le prese prima le grandi labbra insieme poi cercò il clitoride con due dita. Sybille lasciò cadere la testa, le attenzioni che aveva ricevuto l'avevano portata dove voleva: essere vogliosa, calda bagnata e gonfia. Le fece allargare le gambe spingendo un piede contro i suoi commentando con un "su da brava"; poi sempre tenendole il clitoride prese il suo cazzo e glielo infilò in un colpo solo. Sybille gemette di piacere. Si arrese a quel piacere brutale e deciso di chi non ha bisogno di parole per capire la situazione e non ha bisogno di permessi. La prese per i fianchi ad inizio a sbatterla con pochi colpi decisi e profondi. Sybille gemeva e ansimava di piacere: amava essere posseduta così, con decisione. Poi rallentò d'intensità ed iniziò a scoparla con ritmo ma non forsennato. "Lo vedi che sei brava?" le disse. Sybille voleva un altro cazzo da succhiare e lo chiese. Sotto i colpi dell'uno succhiava il cazzo per inerzia di un altro. Il quinto si staccò, la fece allontanare dall' altro cazzo e si sedette sulla poltrona. Poi fece sedere Sybille su di sè e riprese a scoparla. Anche il sesto li raggiunse mettendosi di lato: Sybille riprese a spomopinarlo per inerzia mentre le sue mani s'infilavano nel vestito per prenderle una tetta. Sybille aveva il clitoride in bella vista. Un settimo si inginocchiò davanti a lei e inizió a leccarla mentre veniva scopata. Sybille aveva perso il controllo della situazione e godeva di ogni attimo, di ogni gesto che il suo respiro marcava con piacere. Il sesto venne sborrandole sulla faccia e sul decolleté. Il quinto sembra infinito. Il
suo cazzo era grosso e durissimo; stava scopandola ora con un ritmo incalzante che portandola sempre piú vicina all'orgasmo con la collaborazione del settimo che alternava la lingua al dito. Sybille venne urlando. "Che brava che sei a venire. Fammi vedere ora che sei più brava ancora: mettiti a gattoni e fammi venire succhiando" le disse il quinto dal cazzo infinito. A Sybille piaceva anche quel gioco di possessione. Si inginocchiò assecondando la richiesta. Lui le mise la mano ben aperta sulla testa per guidarla. Il settimo approfittò di quella posizione e si mise a puntarle il culo con il glande: Era cosí eccitata  che il cuol aveva perso qualsiasi resistenza permettendo a quel cazzo di infilarsi senza sforzo. Mentre se la inculava il settimo riprese a giocare col clitoride: lo teneva tra 2 dita a volte girandolo a volte premendolo a volte tirandolo. Sybille riprese a gemere e a godere. "A te piace proprio scopare, vero bellezza? Sì succhiamelo così" e fu l'ultima cosa che disse il quinto prima di sborrare spingendole il cazzo con forza in bocca e costrin­gendola ad ingoiare. Si rimise il cazzo a posto, poi si alzò e se ne andò. Il settimo le stava ancora scopando il culo masturbandola. Sybille venne urlando una seconda volta mentre sentiva gli schizzi caldi di sperma nel culo. Anche il settimo se ne andò.
Attese poi qualche minuto si ricompose ed uscì mentre il film era lontano dalla fine e gli astanti erano tornati al loro posto, pronta per un altro film un altro giorno.

1 commento:

  1. Eccitante da restare senza fiato. Pur non amando il sesso di gruppo, leggere il racconto è stato davvero eccitante. Una tua fantasia?

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